12 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13 lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: 15 Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! 16 Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. 17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Matteo 4,12-17

L’espressione “Galilea delle genti”, al ver.15, sembra voler spiegare la scelta di Gesù per l’inizio della sua predicazione come ascoltiamo al ver.17: “Cominciò a predicare”!
Così, lo spostamento di Gesù e il suo ritirarsi, dalla Giudea dove predicava il Battista (ver.12) alla Galilea, spostamento che viene definito come un “porsi in disparte”, lo stesso lasciare Nazaret per abitare a Cafarnao, terra geograficamente di confine con le terre dei “gentili” (i pagani, i non ebrei!) … tutto questo nella memoria evangelica secondo Matteo sembra voler dire un’attenzione verso situazioni e vicende appunto “di confine”, che trova la sua piena espressione in quel “Galilea delle genti”!
Il dono del Vangelo viene sottolineato ed esaltato dalla citazione di Isaia 8,23-9,1, nel contrasto radicale tra tenebre e luce: “Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta”! (ver.16).
Questa passaggio radicale dalle tenebre alla luce non si riferisce solo ai pagani, ma anche ai figli di Israele che per il dono del Vangelo di Gesù passeranno dalle tenebre alla luce. L’oggetto della predicazione del Signore riprende la Parola che abbiamo già ascoltata da Giovanni Battista in Mt.3,2, Parola ora pienamente adempiuta nella Persona e nella predicazione di Gesù!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Giovanni è in carcere e non può più parlare; ma – ecco la buona notizia – comincia a parlare Gesù: inizia con le stesse parole del Battista: “Cambiate mente, cambiate direzione… Il Regno di Dio è vicino”, “si è avvicinato”, traduce la TOB, è presente. – Gesù si ritira in Galilea: qui vi erano i territori assegnati alle tribù di Zabulon e Neftali, mescolate a popolazioni pagane. Questi territori erano attraversati dalla “via del mare”, detta così perché portava dalla Mesopotamia all’Egitto. A queste tribù il profeta Isaia aveva annunciato la fine della oppressione straniera e delle deportazioni grazie alla nascita di un bambino, futuro re: dalle tenebre a una grande luce, da una condizione mortale a una nuova vita, libera e serena. Ora, questo capovolgimento di sorti è attribuito a Gesù e alla sua parola: è lui la luce che è sorta e risplende, e ci permette di uscire dalle nostre miserie, dalle nostre tristezze.