32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce.
33 Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», 34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. 35 Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. 36 Poi, seduti, gli facevano la guardia. 37 Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». 38 Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
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Mi pongo oggi una domanda: chi sono queste persone che si raccolgono, o vengono forzatamente costrette, o sembrano aggiungersi per caso, al nostro Signore Gesù nella sua Pasqua? E avverto in me un’ipotesi che mi prende e mi affascina: sono questa povera umanità peccatrice e lontana da Dio che viene posta accanto e intorno a Lui e alla sua Croce! E possiamo addirittura dire che sono “la Chiesa”? Insomma, continua questo straordinario coinvolgimento dell’umanità intorno a Lui, coinvolgimento che cresce sempre di più, mentre Egli si avvicina al suo sacrificio d’amore. Nella sua immolazione come vittima del Sacrificio, trovano posto accanto e intorno a Lui le condizioni più negative della storia!
Dunque, ancora i soldati che lo portano al Golgota. E, al ver.32, questo africano di Cirene, Simone, che il testo di Marco ci dice essere un contadino, padre di Alessandro e di Rufo, che Matteo dice “costretto” a portare la croce di Gesù! Tante situazioni e tante persone mi sembrano simili a questo episodio della Passione! Eppure, questi “costretti” vengono assunti nell’evento supremo della salvezza universale! Al punto che la tradizione delle chiese orientali ricorda e venera Simone di Cirene come santo!
Al ver.38 ecco i “due ladroni”, “crocifissi insieme a Lui, uno a destra e uno a sinistra”! Veramente tutta la storia viene convocata intorno al mistero della salvezza che, in Gesù, Dio dona all’intera umanità, con un sacrificio d’amore capace di annullare ogni distanza e di sanare ogni male!
E quello cha avviene in questo momento, è presente nella Profezia di Israele: potrete trovare preannunciata nel Salmo 68,22 la bevanda pessima e inebriante del ver.34, e le vesti di Gesù tirate a sorte dai soldati crocifissori (ver.35) nel Salmo 21,19.
Al ver.37 compare “il motivo scritto della sua condanna: “Costui è Gesù, il re dei Giudei”, che vuole essere derisoria e ingiuriosa, che certamente non può dire il valore universale della signorìa di Gesù, e che peraltro con l’espressione “re dei Giudei” diventa memoria di una lunga storia della salvezza donata da Dio a tutto il mondo nell’elezione d’amore di un piccolo popolo di pastori che ha preparato e profetizzato, con la sua storia di Popolo di Dio, la salvezza della creazione e della storia. La nostra salvezza.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.