14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti 15 e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. 16 Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo
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Ci troviamo davanti a quel terribile comportamento – eppure tanto frequente ancora oggi – che chiamiamo tradimento. Tradisce “uno dei Dodici, chiamato Giuda”: ha il nome dell’ultima tribù rimasta a costituire il popolo di Israele, quasi ad alludere che nemmeno questo “resto di Israele” ha accolto la visita del suo Signore, anzi lo ha rifiutato. – Giuda vuole “consegnare” Gesù e si dà da fare: “cerca l’occasione propizia”, il momento buono (che dovrebbe essere tale per fare il bene e non il male).
In realtà sappiamo che è stato Gesù stesso a consegnarsi per compiere il dono della sua vita per la nostra salvezza. – Il movente che spinge Giuda è forse la delusione per questo Messia, Gesù, e per il suo insegnamento; fatto sta che egli chiede del denaro, cui sembra tenere molto, anche se paradossalmente si accontenta del valore di uno schiavo: trenta monete d’argento.