15 Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda –, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 19 In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!
20 Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. 21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati.
23 Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l’ho predetto.
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L’ “abominio della desolazione” lo interpreto come un idolo, o forse come il diavolo stesso, il signore del male e della morte. E il “luogo santo” mi sembra indichi la comunità credente, la Chiesa, ma anche il cuore dell’uomo!
Dunque, la drammaticità dell’evento è l’orrore del porsi ciò che non è Dio come “dio”. Dunque, si tratta di una “religione demoniaca” che si impone ponendosi come la religione vera! Si potrebbe pensare, oggi, a certe terribili deviazioni della fede coranica verso affermazioni e azioni estranee alla vera fede coranica. Ma soprattutto bisogna temere il “culto religioso” per elementi della vita umana che appunto non sono Dio e diventano potenze “religiose”, e quindi sono abominevoli!
Da questo, dicono i vers.16-18, non si può reagire se non fuggendo e considerando questo come pericolo e dramma che convoca ogni attenzione ed energia nostra (per questo, “non scenda”…”non torni indietro”…). E, al ver.19, situazione difficile per chi si trova in una situazione inevitabile e altamente impegnativa, come quella di una donna incinta o di una mamma che deve allattare il suo bambino: l’idolo e il demone sono potenze negative devianti da quello che è più profondamente umano e vero! In ogni modo, è inevitabile dover fuggire qualunque sia la condizione in cui ci si trova (ver.20), sia “inverno” o “sabato” (quando non si potrebbe neanche, per la tradizione ebraica, far più di tanti passi!).
Sarà una “tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà” (ver.21). La preghiera degli eletti sarà il vero rimedio per affrettare i tempi. I discepoli dovranno assolutamente non credere e non lasciarsi ingannare da “segni e miracoli” operati da queste realtà demoniache!
Il Signore del Vangelo predice questi eventi: personalmente ritengo che questa sia la caratteristica della storia, piena di idoli e di inganni che sono la rovina di tutti e di tutto. Noi dobbiamo vigilare sempre per non essere “devoti” di quello che non è Dio. A noi riempie la vita il Vangelo del Signore e il Signore del Vangelo!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.