12 Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe 13 e disse loro: «Sta scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri». 14 Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. 15 Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, 16 e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode?». 17 Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.
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Pesante è il giudizio di Gesù sulla prassi liturgica del tempio, rifacendosi a Geremia 7,11 che appunto accusava gli israeliti di aver fatto del tempio “un covo di ladri”. La Parola che oggi riceviamo dal Signore nella memoria evangelica di Matteo mette sotto accusa quelli che “nel tempio vendevano e compravano”. Erano operazioni concesse perché vi si vendevano animali per il sacrificio, e per questo c’erano anche cambiavalute. Ma Gesù vuole portare la sua ammonizione a livelli profondi!
Per questo l’Evangelista fa seguire alla cacciata dal tempio la memoria dell’incontro tra il Signore con “ciechi e storpi” (ver.14) e del miracolo della loro guarigione. E’ un passaggio molto singolare, anche perché certe infermità escludevano dalla possibilità di entrare nel luogo santo.
Per giunta, sono presenti anche “i fanciulli che acclamavano nel tempio: Osanna al figlio di Davide” (ver.15), come era avvenuto al suo ingresso a Gerusalemme! E’ evidente il contrasto tra lo sterile commercio di animali per il sacrificio e il dono della guarigione portato da Gesù! Questo mette in evidenza dunque che deve ormai finire un vecchio regime di scambio, perché nel Figlio di Dio si manifesta e si comunica tutta la potenza della misericordia divina!
Questo è confermato dalla Parola con la quale Gesù risponde allo sdegno dei sacerdoti e degli scribi: “Non senti quello che dicono costoro?” (ver.16). E Gesù dice: “Sì!”: è meraviglioso questo “sì”, cui segue : “Non avete mai letto: Dalla bocca di bambini e lattanti hai tratto per te una lode?”, che è citazione del Salmo 8,3, dove tale lode è rivolta a Dio per le meraviglie da Lui compiute per il suo Popolo e per tutta la creazione!
Così Gesù proclama nella sua Persona e nella sua presenza la Persona stessa di Dio! Poi li lascia e “uscì fuori dalla città, verso Betania (dove oggi abitano i miei fratelli!), e là trascorse la notte” (ver.17)
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
A proposito dei tradizionali esclusi e della parte bellissima che i bambini fanno nel racconto di oggi…
Le parole che proprio in questo giorno il Papa ha detto a Washington, salutando a braccio la gente dalla terrazza del Congresso:
“Buongiorno a tutti voi! Vi ringrazio per la vostra accoglienza e la vostra presenza. Ringrazio i personaggi più importanti che ci sono qui: i bambini. Voglio chiedere a Dio che li benedica! Signore, Padre di tutti noi, benedici questo popolo, benedici ciascuno di loro, benedici le loro famiglie, dona loro ciò di cui hanno maggiormente bisogno. E vi prego, per piacere, di pregare per me. E se tra voi c’è qualcuno che non è credente, o non può pregare, vi chiedo – per favore – di augurarmi cose buone. Grazie di cuore. E Dio benedica l’America!”