29 Mentre uscivano da Gerico, una grande folla lo seguì. 30 Ed ecco, due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono dicendo: «Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!». 31 La folla li rimproverava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: «Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!». 32 Gesù si fermò, li chiamò e disse: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 33 Gli risposero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!». 34 Gesù ebbe compassione, toccò loro gli occhi ed essi all’istante ricuperarono la vista e lo seguirono.
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La grande folla che segue il Signore mette in evidenza, per contrasto, la condizione dei due ciechi che sono “seduti lungo la strada”: di loro non si dice che sono mendicanti, e questo mette ancor più in evidenza che la loro povertà altro non è che quella cecità che impedisce loro di seguire Gesù, come invece è possibile per la grande folla di Gerico.
E questa grande folla denuncia il suo limite quando sgrida i due ciechi: “li rimproverava perché tacessero”(ver.31). Questo però rivela tutta la bellezza e la potenza della preghiera dei due: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi”, una preghiera “gridata”, e gridata ancora più forte quando la folla li rimprovera. Essi hanno veramente capito la portata dell’evento di questo passaggio del Signore: “Sentendo che passava Gesù, gridarono..” (ver.30). Sta passando davanti a loro l’evento della loro salvezza!
Ed è per questo che esprimono con assoluta certezza quello che vogliono da Lui con quel loro gridare che il Signore abbia pietà di loro. Alla domanda di Gesù – “Che cosa volete che io faccia per voi?” (ver.32) – rispondono “Signore, che i nostri occhi si aprano!” (ver.33). Il Signore ha compassione (ver.34) per questo povero mondo immerso nelle tenebre e dunque “toccò loro gli occhi ed essi all’istante ricuperarono la vista”.
Ed ecco allora il fine di tutto questo: “lo seguirono” che è il verbo che compiutamente descrive la condizione dei discepoli. E’ un seguirlo ben più profondo di quello della folla che non comprendeva che seguire il Signore è il miracolo della fede, della vita nuova, del cammino verso la Pasqua.
Mi commuove questo miracolo della compassione del Figlio di Dio, al punto che vi dico una cosa che potete ricevere con un sorriso di comprensione: ho pensato che questi due che si mettono per strada e lo seguono siano gli stessi che Gesù manderà a cercargli l’asina e il suo puledro all’inizio del cap.21. Ma voi non credeteci!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.