16 Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». 17 Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, 19 onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». 20 Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». 21 Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». 22 Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.
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“Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo”, così risponde Gesù alla domanda del giovane. “Buono è uno solo”, cioè Dio (come dice esplicitamente Marco). E’ Lui la sede e la fonte della bontà, e tutto è dono che viene da Lui. La salvezza non è una nostra conquista , ma il suo grande dono. – Il giovane si preoccupa della vita eterna, ma Gesù parla solo della vita: non pensa solo a quella “eterna”, bensì a questa vita, che abbiamo ora e che Egli vuole rendere bella, degna di essere vissuta da parte di tutti. – Se vuoi essere perfetto, cioè un uomo maturo e consapevole – dice infine Gesù – abbandona la sicurezza fondata sulle ricchezze e fondala in Dio: ecco il tesoro nel cielo. “A te si stringe l’anima mia e la forza della tua destra mi sostiene…”