10 Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [11]
2 Commenti
Giovanni Nicolini
il 4 Settembre 2018 alle 07:26
Il testo di oggi è brevissimo, perché io ho spostato a domani i vers.12-14 per evitare di interrompere la nostra “lectio” quotidiana di Matteo, che oggi farebbe sosta per i testi propri della memoria di Mosè.
Penso che a Mosè non dispiaccia se oggi lo ricordiamo, in comunione con il Calendario della Chiesa di Gerusalemme, con questi due versetti del vangelo secondo Matteo!
Abbiamo visto che in questi “piccoli” ci sono tutti quelli che per qualche motivo, di soldi, di salute … sono “piccoli”, perché ne sono poveri! Fino a me, “povero peccatore”, che sono povero perché sono peccatore!
Gli angeli tengono per noi, e per tutti i piccoli e i poveri, perché “vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (ver.10), e per questo sanno che Dio Padre vuole salvare tutti con la potenza del sacrificio d’amore del suo Figlio Gesù!
E’ proprio quello che il vangelo oggi ci dice al ver.11: “E’ venuto il Figlio dell’uomo a salvare ciò che era perduto”!!
Senz’altro ci sarà qualcuno che non ha bisogno di questo “intervento speciale”, ma penso non ci sia nessuno che non desideri affidarsi a questa misericordia divinamente potente!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Roberto
il 4 Settembre 2018 alle 17:56
“Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli”: invece di “disprezzare” sarebbe più appropriato tradurre “ignorare”, e ignorare, non vedere nemmeno, è ancor peggio che disprezzare. “I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”: non è un riferimento agli “angeli custodi”, bensì ai sette angeli del Servizio che – addetti appunto al servizio diretto di Dio – ne possono vedere il volto. E’ come dire che questi piccoli, gli ultimi della società, sono i più importanti agli occhi del Padre. Sono capovolte anche in questo caso le nostre umane gerarchie…
Il testo di oggi è brevissimo, perché io ho spostato a domani i vers.12-14 per evitare di interrompere la nostra “lectio” quotidiana di Matteo, che oggi farebbe sosta per i testi propri della memoria di Mosè.
Penso che a Mosè non dispiaccia se oggi lo ricordiamo, in comunione con il Calendario della Chiesa di Gerusalemme, con questi due versetti del vangelo secondo Matteo!
Abbiamo visto che in questi “piccoli” ci sono tutti quelli che per qualche motivo, di soldi, di salute … sono “piccoli”, perché ne sono poveri! Fino a me, “povero peccatore”, che sono povero perché sono peccatore!
Gli angeli tengono per noi, e per tutti i piccoli e i poveri, perché “vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (ver.10), e per questo sanno che Dio Padre vuole salvare tutti con la potenza del sacrificio d’amore del suo Figlio Gesù!
E’ proprio quello che il vangelo oggi ci dice al ver.11: “E’ venuto il Figlio dell’uomo a salvare ciò che era perduto”!!
Senz’altro ci sarà qualcuno che non ha bisogno di questo “intervento speciale”, ma penso non ci sia nessuno che non desideri affidarsi a questa misericordia divinamente potente!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli”: invece di “disprezzare” sarebbe più appropriato tradurre “ignorare”, e ignorare, non vedere nemmeno, è ancor peggio che disprezzare. “I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”: non è un riferimento agli “angeli custodi”, bensì ai sette angeli del Servizio che – addetti appunto al servizio diretto di Dio – ne possono vedere il volto. E’ come dire che questi piccoli, gli ultimi della società, sono i più importanti agli occhi del Padre. Sono capovolte anche in questo caso le nostre umane gerarchie…