1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2 Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3 e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5 E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
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Entriamo in un discorso del Signore che mi piace chiamare “Vita cristiana”, o “Comunione e salvezza”, o “Piccolezza e salvezza” …
Alla domanda dei discepoli Gesù risponde enfatizzando la piccolezza, e così dando subito un orientamento molto preciso, in polemica con la continua e inevitabile “gara” della vita umana!
Nel “regno dei cieli” il più piccolo è il più grande!
Questa non è un’ “invenzione” di Gesù, ma è la piena rivelazione e il pieno compimento della Parola custodita dai padri ebrei!
Per le Scritture della Prima Alleanza il Regno non è conquista dei più forti o dei più virtuosi, ma è sempre, in ogni modo, salvezza!
La storia di Israele è sempre “storia della salvezza”! Per uscire dalla schiavitù egiziana, per attraversare il mare, per sopravvivere nel cammino del deserto … Dio conduce la storia della salvezza di questo popolo. Di ognuno dei suoi figli e del suo popolo!
Qui un certo “pensiero cattolico”o “dottrina cattolica”, si è piuttosto allontanato, e il regno dei cieli è diventato piuttosto un merito, una conquista! Invece è sempre dono e misericordia!
Il bambino che Gesù chiama e pone in mezzo ai discepoli, non ha altra “caratteristica” che la sua piccolezza! Non si tratta di “umiltà”, e neanche di quella “povertà” innocente che “meriterebbe” un aiuto!
Questo mi spinge fino al “peccatore”, al povero peccatore che sono io!
E questo mi è concesso dalla piccolezza stessa che il Figlio di Dio assume, facendosi piccolo e povero fino alla morte! Fino alla Croce dei malfattori!
Lui ha veramente convocato nella potenza misericordiosa della sua Pasqua ogni piccolezza e povertà!
Ieri siamo rientrati da un “pellegrinaggio” ai luoghi dello sterminio nazista in Germania. Abbiamo pianto davanti alle sofferenze degli ebrei e di tutti coloro che sono stati coinvolti in questo crimine atroce e collettivo. Ma io, e credo non solo io, ho avvertito progressivamente anche l’atroce inganno di questa furia bestiale dei folli persecutori, aguzzini e assassini … Peraltro ho avvertito come anch’io posso facilmente cadere nell’inganno teso dalla “belva” del demone omicida!
Il nostro Signore Gesù Cristo è stato crocifisso tra i malfattori, e l’Evangelista Giovanni ha voluto precisare che i due malfattori giustiziati con Lui sono stati crocifissi con Lui, “uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo”.
Dunque, anche a questi “piccoli” è preparata e donata la comunione con Lui, perché Lui si è posto in comunione con loro!
La salvezza di Dio, quella che Gesù è venuto a donare, non ha confini!
Il Paradiso non è un premio per quelli bravi, ma è salvezza per tutti, dove i meno bravi, e anche i non-bravi come me sono invitati alla sala delle nozze che non hanno meritato, ma che Gesù, facendosi piccolo in mezzo a loro, ha donato a loro chiamandoli accanto alla sua Croce d’amore, e morendo insieme a loro, per poi risvegliarli per un amore senza fine.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.