19 Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». 20 Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile». [21 ]
Matteo 17,19-21

Mi sembra interessante che al ver.19 si dica che “i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte…”. Il cap.17 inizia proprio con lo stesso “in disparte” presente qui, quando Gesù porta i tre discepoli sul Monte della Trasfigurazione! Mi sembra che suggerisca un passaggio delicato e importante del rapporto dei discepoli con il Signore. E quindi la domanda mi sembra importante anche per noi.
Istintivamente si può pensare che scacciare il demonio sia evento di enorme rilievo, e quindi riservato a pochi “specialisti”. Di fatto l’evento è di importanza decisiva, ma la risposta di Gesù lo restituisce semplicemente al dono della fede. Dunque: un evento importante; di importanza suprema! Perché quando il diavolo viene cacciato dal nostro spirito, tutto assume il volto nuovo della speranza cristiana. Tutto viene vissuto in comunione con Gesù e come “celebrazione” della sua Persona nella nostra umile vita! Tutto, anche la prova più dolorosa, diventa partecipazione al mistero dell’Amore, ed è il cammino di fedeltà al Signore fino alla nostra Pasqua di passione e di gloria!
Ma Gesù oggi ci dice che questa potenza di liberazione dal Maligno e dal Male è potenza della fede. Anzi, al ver.20, dopo aver detto della “poca fede” dei discepoli, Egli afferma che anche una fede “pari a un granello di senape” può spostare una montagna! Dunque è il potere di ogni credente! Anche di un povero credente come noi! E Gesù conclude: “Nulla vi sarà impossibile!”.
Oggi è importante verificare tutto questo, con molta attenzione, nella nostra stessa umile esperienza di vita! Ed è una verifica da fare su due piani: sia per fare memoria di come noi per primi siamo stati liberati dal male per la presenza accanto a noi di persone di fede, che con la parola, l’affetto e la misericordia, e soprattutto con la loro preghiera hanno fatto questo miracolo per noi. Sia, forse, rendendoci conto che anche noi, con la nostra piccola povera fede, siano stati protagonisti, magari segreti e quasi inconsapevoli, di un miracolo di liberazione dal Male! Tale liberazione, che noi domandiamo al Signore ogni volta che recitiamo il “Padre Nostro”, è miracolo che Gesù ritiene essenziale e vuole del tutto frequente. Concludo ricordando con voi che questo è il miracolo assolutamente essenziale per la serenità, la pace e la divina bellezza della vita cristiana.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.