10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14 Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca! 16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
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Il tema della “parabola” mi affascina, anche se subito devo dire la mia incompetenza culturale e spirituale.
Tuttavia la Parola che oggi il Signore ci regala mi porta in un orizzonte di pensiero che mi ha sempre molto convocato e appassionato.
Sono indotto a pensare tutta la realtà, piccola e grande, nella quale viviamo, come una grande parabola o come una sequenza infinita di parabole!
Penso che ogni realtà della creazione e della storia sia sempre “parabola” del mistero di Dio e della realtà evangelica di ogni creatura e di ogni evento!
Non perché tutto sia buono! Ma perchè tutto contiene in sé un riferimento alla Parola del Signore!
Tutto vuol “dire qualcosa”!
Mi porta a ritenere che niente e nessuno è estraneo o insignificante per la Parola di Dio!
Sono quindi portato a pensare che ciascuno e tutti viviamo dentro una grande parabola, o dentro ad un’infinità di parabole.
La Parola di Dio, e all’apice il Vangelo di Gesù, sono la spiegazione della parabola!
Oggi il Signore ci dice e ci ricorda che il rapporto con la parabola e con la sua spiegazione evangelica è legato alla nostra apertura verso il dono del Signore!
L’accoglienza del dono di Dio è la condizione per ricevere il dono di luce che “rivela” il senso profondo di ogni “parabola” della nostra vita!
Senza il supremo dono della luce evangelica tutta la realtà storica e scientifica e spirituale rimarrebbe una “parabola non spiegata”!
La nostra “povertà” davanti al mistero e al disegno del Signore è la condizione per essere visitati e illuminati dalla luce evangelica!
Oggi il Signore ci dona questa supremo desiderio di “vedere” e “udire” tale dono del Vangelo!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.