40 Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41 Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42 Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Matteo 10,40-42

C’è un verbo prezioso, accogliere. Significa ricevere, ospitare, condividere le cose che si hanno con chi è accolto. Sappiamo bene come è difficile oggi per tanti. Gesù dice una cosa straordinaria: nella persona accolta si fa presente lui stesso. È con noi, nella nostra casa. Poi, indirettamente, dà una definizione del discepolo: è un piccolo, uno che non ha ambizioni né possibilità di grandezza. Nella piccolezza il Padre può esprimere tutto il suo amore, la sua cura per noi.
La Parola che oggi il Signore ci dona è caratteristica del solo Matteo tra gli evangelisti, soprattutto per la presenza ripetuta del verbo “accogliere”.
E’ particolarmente interessante anche la presenza, accanto ai versetti che parlano dell’accoglienza, quel ver.42 che collega fortemente l’accoglienza dei vers.40-41 a questo “bicchiere d’acqua fresca” dato da bere “a uno di questi piccoli perché è un discepolo”!
Così, accanto e di seguito all’accoglienza che Gesù ci chiede per Se stesso, accolto in chi accoglie un suo discepolo, e soprattutto per come viene accolto lo stesso Dio Padre in chi accoglie il Figlio suo Gesù (ver40!!), ecco l’enfasi che sottolinea l’accoglienza di “uno di questi piccoli perché è un discepolo”!
Mi affascina questa immagine che nel piccolo e nel povero ci vuole rivelare e donare la presenza stessa di Gesù!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.