1 Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
3 Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5 Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
6 Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8 E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11 dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12 Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
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In Marco 1,14 abbiamo ascoltato che Gesù proclamava il Vangelo di Dio. Qui si dice che “annunciava loro la Parola” (ver.2). E’ il compito della Chiesa e di ogni cristiano, ed è bellissimo che venga qui proclamato come il dato fondamentale e la fonte della presenza di Gesù e della missione per la quale il Padre lo ha mandato. Così, l’annuncio della Parola è anche oggi l’evento che rende presente il Signore nella nostra storia. Ancora: in Marco 1,33 era detto della gente davanti alla porta. Qui si dice che “non vi era più posto neanche davanti alla porta”. Mi chiedo se sia così oggi. Forse la gente non ha bisogno di questo? Certamente ne ha bisogno! Forse la Parola non viene annunciata? Certo, quando viene annunciata, la gente che si raccoglie intorno è molta. Lo vedo nelle convocazioni intorno a Papa Francesco. Penso e spero che sia oggi come allora nella casa di Pietro.
I vers.3-5 sono preziosi perché ci dicono che cosa è la fede! Infatti è scritto che “Gesù, vedendo la loro fede …” (ver.5). Non vuole essere certamente “la definizione” della fede, ma è molto importante che ce ne mostri questa immagine: cogliamone qualche elemento. Innanzi tutto la povertà umana e il bisogno della salvezza. Il legame profondo tra questa povertà e la volontà divina della salvezza di tutti e di tutto. La presenza del Signore e la sua Parola come l’avvenimento che chiama intorno a sé la grande folla. La fraterna solidarietà dei quattro intorno alla povertà del paralitico. La loro determinazione a che si realizzi l’incontro con Gesù. Il dono di Dio nella sua realtà più profonda: “Figlio, ti sono perdonati i peccati”. L’episodio si presenta come paradigma essenziale dell’evento della fede!. Ne sottolinea la fisionomia sia personale sia comunitaria. E’ inscindibile dall’amore: l’amore di Dio e l’amore che promuove nei quattro l’evento dell’incontro. Per il paralitico e in lui risplende l’assoluta gratuità del dono. Per lui ancora la meraviglia del titolo che Gesù gli attribuisce: “Figlio”! Il volto essenziale della fede come salvezza: “Ti sono perdonati i peccati”. Tale è infatti la pace! La salvezza è il dono della piena comunione tra Dio e l’umanità. Salvezza che non può essere altro che grazia! Cioè, appunto, dono! Tutto questo avviene per lo sguardo di Dio sulla storia dell’umanità: “Gesù, vedendo la loro fede ….”. Solo Lui può dare alle persone e agli avvenimenti questa interpretazione e definizione: la fede!
E’ molto interessante la reazione degli scribi al ver.6, con l’accusa di bestemmia a Gesù, un’accusa non pronunciata, ma presente in loro e perfettamente vista da Gesù: “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?” (ver.7). Bisogna dire che hanno capito tutto, in certo senso. In loro manca, ma implicitamente grida, il dato essenziale della fede, e cioè che Gesù è Dio! Lo è e solo Lui lo è!
E a questo punto diventa molto interessante il fatto che il concreto miracolo della guarigione, Gesù lo doni, non come dato centrale ed essenziale, ma come segno di quello che ha già detto e operato: la salvezza di quell’uomo nel perdono dei suoi peccati.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.