13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. 14 Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
15 Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 17 Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
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Sono sempre più affascinato da come la Parola del Signore ritorna e si presenta incessantemente con nuove, inaspettate e impreviste luci! A partire da questo ripetuto “uscire” di Gesù, che è, in Gesù appunto, un uscire di Dio stesso che entra sempre più profondamente – e lo farà fino a morire – nel dramma di questa povera e amata umanità. Oggi, “passando vide Levi” (ver.14), come ieri vedeva la fede dei quattro che portavano da Lui il paralitico. Oggi vede “Levi, figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ‘Seguimi’”. Levi lo segue, ma di fatto Gesù lo porta a casa di Levi stesso! Per portarlo con Sé, entra da lui!
Ma c’è ben di più! Dobbiamo accorgerci che, con Levi, molti lo hanno seguito, tutti peccatori e pubblicani come Levi! Così, mentre il Signore sta a tavola in casa di lui, “anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli” (ver.15). Gesù intercetta l’obiezione grave che gli scribi dei farisei rivolgono ai discepoli – “Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?” (ver.16) – e Lui stesso risponde per sé e per loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”. I peccatori, banditi dalle adunanze e dalle cene sacre, sono quelli che il Signore è venuto a chiamare! E’ veramente uscito, per entrare da noi!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.