1 Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 2 Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. 3 Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. 4 Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. 5 Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6 Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 7 Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. 8 Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. 10 Non avete letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; 11 questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?». 12 E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Seleziona Pagina
La parabola è raccontata da Gesù a “loro” (ver.1) e “contro di loro” (ver.12),: sono “i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani” che abbiamo incontrato in Mc.11,27, che “cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto questa parabola contro di loro” (ver.12). La Parola di Dio sempre offre e chiede la conversione a chi ascolta. E per questo “esige” che chi ascolta si collochi e si riconosca in coloro che hanno bisogno di essere salvati. E’ un criterio di interpretazione che può essere utile ricordare. Grande è il contrasto tra la fede del popolo e la violenta aggressività e cupidigia dei capi!
E’ interessante il legame di questa parabola con il testo di Isaia 5,1ss. Là si dice di una vigna che non porta frutto. Qui, a non portare frutto sono coloro cui la vigna è stata “data in affitto”. L’immagine chiede un’interpretazione ampia e profonda, che per ciascuno è la sua stessa persona, e poi, globalmente, la realtà e la storia nella quale si vive: tutto è di Dio e tutto ci è stato da Lui donato e affidato. Il giudizio divino, secondo la fede ebraico-cristiana, non è il premio o la punizione alla fine di una gara o di un’impresa, ma la responsabilità e la restituzione del dono ricevuto. Tale restituzione è quella finale, ma è anche quella della quotidiana responsabilità che abbiamo nei confronti di Dio e delle meraviglie e dei compiti che ci ha affidato.
Il servo e i servi mandati e respinti e persino uccisi sono le profezie e i profeti che accompagnano e visitano tutta la storia di Israele e che anche noi riceviamo dalla Parola e dalla storia: anche oggi! L’ultimo “mandato” è un “figlio amato”, che è il nome di Gesù cha abbiamo ascoltato al suo battesimo in Mc.1,11, e sul monte della sua trasfigurazione in Mc.9,7. Egli viene riconosciuto come “l’erede” che viene ucciso per impadronirsi dell’eredità (ver.7). Il grande pericolo e la grande tentazione della “religione” è infatti quella di “impadronirsi” di quello che è solo di Dio.
La citazione del Salmo 117(118),22-23 ci regala la bellissima immagine della “pietra d’angolo” (vers.10-11). Gesù è quella pietra d’angolo: in Lui tutta la costruzione converge ed è da Lui sostenuta e contenuta.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Con quanta cura quest'”uomo” prepara la vigna e il torchio per il vino! E’ proprio un simbolo della cura con cui Dio provvede al suo Regno e a noi che ne facciamo parte. – Colpisce poi quell’atteggiamento “scriteriato” per cui egli continua a inviare i suoi servi…, fino al figlio amato, nonostante l’esito sempre negativo di queste missioni. Si vede che vuole sperare in un cambiamento, vuole aver fiducia in quei contadini…, ma alla fine dovrà dare ad altri la sua vigna. – “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo”: osserva un commento che, mentre la parabola è incentrata sul rifiuto e la malvagità degli affidatari della vigna, il versetto citato è incentrato sulla pietra angolare, che diventa base e sostegno di una meravigliosa opera nuova. La comunità primitiva ha visto qui un’immagine della risurrezione del Signore, con tutto quello che ne è seguìto.