12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14 Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15 Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16 Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
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COMMENTO
Questa Parola è memoria del grande inizio del nostro cammino di discepoli. Il “discepolo”, nel significato profondo del termine, è “colui che impara”, cioè che riceve delle parole, le ascolta e le segue. Dunque, al principio della nostra vita cristiana non sta una nostra comprensione, una nostra decisione e quindi un cammino nostro dietro a Lui. L’iniziativa è assolutamente di Dio. Non ci sono condizioni necessarie e prefissate. Anche la situazione più negativa può essere da Dio visitata e chiamata. La “conversione” è l’inizio di questo cammino, che, come ascoltiamo al ver. 13, è il diventare discepoli. Nessuno lo è per sua capacità o virtù e ogni condizione della realtà umana può essere da Dio visitata e chiamata. Ai nomi ricordati dal nostro testo possiamo con meraviglia unire il nostro nome e la nostra storia. Entrare in questo cammino è uscire dalla solitudine dello spirito ed entrare nel dono della Parola (“Vangelo”) significa “notizia buona”. La vita cristiana è fondamentalmente “ascolto” della Parola. Anche nella popolare lingua italiana il termine “ascolto” non indica solamente la capacità e la possibilità di ascoltare, ma, più profondamente, indica l’accoglienza della parola udita. Tale è il senso della frase “Ascolta, Israele”, simbolo della fede dei padri ebrei e cuore della nostra fede.
La seconda parola importante di oggi è “apostolo”, che significa “mandato”, e cioè inviato a proclamare e a testimoniare la Parola ascoltata. Anche in questo caso, non si tratta di opera nostra, ma di una condizione in cui siamo costituiti dal Signore per pura sua grazia: tutto, discepolato e apostolato, nasce dalla “preghiera di Dio” che Gesù sul monte fa per tutti noi (ver. 12).
Dio ti benedica e tu prega per noi. Francesco e Giovanni