7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi, perché possiamo mangiare la Pasqua». 9 Gli chiesero: «Dove vuoi che prepariamo?». 10 Ed egli rispose loro: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa in cui entrerà. 11 Direte al padrone di casa: “Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 12 Egli vi mostrerà al piano superiore una sala, grande e arredata; lì preparate». 13 Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
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COMMENTO
Più volte, nella Parola che oggi il Signore ci regala, ascoltiamo questo verbo “preparare”, che ci ricorda la grande fedeltà dei nostri fratelli ebrei, che hanno custodito nei secoli la comunione meravigliosa stratta dal Signore con loro e la pienezza di questa storia d’amore nella persona e nella parola del Nazareno Gesù, il Figlio di Dio. Da Lui tutte le Genti ricevono l’annuncio della salvezza di tutta la creazione e la storia. Gli ebrei hanno custodito la loro elezione d’amore e hanno preparato il dono della salvezza di tutte le Genti. E’ bello oggi ricordare questo con grande commozione, anche in riferimento alla violenta persecuzione che essi hanno dovuto subire in molti luoghi e tempi e vicende della storia del mondo. E’ bellissimo, quindi, celebrare questo segno di perdono e di riconciliazione che il Figlio di Dio, Gesù di Nazareth, ha annunciato e donato per la salvezza di tutti. Ed è importante che sia il vangelo
A custodire e donare questo evento, mentre tutti noi ancora fatichiamo ed esitiamo davanti al vangelo che ha aperto per tutte le Genti la salvezza di Gesù.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco