14 Quando venne l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15 e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16 perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». 17 E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, 18 perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». 19 Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi». 21 «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.
Luca 22,14-23

COMMENTO
Oggi il vangelo di Luca ci regala l’istituzione dell’Eucarestia, che, dopo duemila anni, ancora celebriamo come momento privilegiato della nostra storia di salvezza. Ci sembra bellissimo che questa Parola si esprima in termini molto semplici, quasi come a descrivere una cena di famiglia: il Signore si mette a tavola assieme agli apostoli e dice loro “Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio” (ver. 16).
Questo evento privilegiato di salvezza viene celebrato nella semplicità e affettuosità di una cena: tutto viene descritto non come una esposizione di una dottrina teologica o una grande cerimonia, ma nel clima di una affettuosa circostanza di famiglia.
Dopo le parole sul pane, anche per il calice Gesù conclude dicendo: “da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio” (ver. 18): la prospettiva e l’attesa ardente del compimento di tutto nel Regno di Dio è sempre presente nel cuore di Gesù.
Oggi, nella preghiera, chiediamo al Signore il regalo di poter celebrare e vivere la divina meraviglia della Messa nell’orizzonte umile e semplice di questa cena di Gesù con i suoi.
Dio ti benedica e ti prega per noi. Francesco e Giovanni