66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro sinedrio 67 e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; 68 se vi interrogo, non mi risponderete. 69 Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». 70 Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». 71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
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Richiamo la vostra attenzione sull’espressione “loro sinedrio”. Questo possessivo – “loro” – mi aiuta a entrare nella Parola che oggi il Signore ci regala, perché sempre di più Egli ha richiamato la mia attenzione sul rischio di impadronirci del dono di Dio.
Forse veramente questo sinedrio è “loro”, ma proprio per questo non è il luogo della rivelazione e del dono della fede.
Come se si pensasse di essere noi i “giustificatori”, i rivelatori e i custodi del mistero di Dio.
Questo non può essere che ricevuto in dono!
Allo stesso modo suona male il “dillo a noi” del ver.67.
L’evento di Dio si compie come fonte di salvezza e di vita nuova per tutti! Il Popolo stesso della Prima Alleanza così viveva la sua fede!
D’ora in poi, tutto quello che doveva essere confermato dalla fede entra in crisi!
“D’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio” (ver.69) : questo è l’evento supremo della salvezza!
Ed è straordinario come i vers.70-71 intreccino l’evento della salvezza e il rifiuto dell’uomo!
Infatti, proprio questo rifiuto, che condurrà il Signore Gesù alla Croce, sarà l’evento di salvezza per tutta l’umanità.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.