31 Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». 33 E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». 34 Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».
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COMMENTO
Satana ha aggredito Simone, mostrandogli tutta la sua vicenda e condizione di peccatore, ma il Signore prega per lui: “perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli” (ver. 32).
Simon Pietro è un peccatore, ma perdonato e quindi può essere un testimone e annunciatore della salvezza.
Tuttavia Pietro cede alla presunzione: “Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte” (ver. 33). Per questo, Gesù lo richiama all’umiltà, dicendogli quanto sia profonda la sua fragilità: “… tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi” (ver. 34).
Emerge quindi la meravigliosa umiltà di chi, consapevole di essere peccatore, annuncia la misericordia del Signore che lo ha perdonato. Altrimenti, egli rimarrebbe esposto al pericolo di tradire la sua condizione di annunciatore del vangelo di Gesù, che lo ha salvato.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Francesco e Giovanni