1 Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, 2 e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano in che modo toglierlo di mezzo, ma temevano il popolo. 3 Allora Satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era uno dei Dodici. 4 Ed egli andò a trattare con i capi dei sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo a loro. 5 Essi si rallegrarono e concordarono di dargli del denaro. 6 Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo a loro, di nascosto dalla folla.
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Entro nella memoria della Pasqua di Gesù con una forte propensione ad ascoltarla e riceverla insieme a voi come una suprema liturgia dell’amore di Dio e della salvezza universale. Dunque come l’evento della nuova creazione e della nuova storia, dove anche gli elementi e i passaggi che potremmo definire “negativi” sono anch’essi assunti come passaggi di questa universale liturgia dell’Amore di Dio celebrato in pienezza nella Persona e nel Mistero del Figlio! Così mi sembra possiamo accogliere le parole del ver.1! Da secoli i nostri padri ebrei celebrano “la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua”! Ora questa loro antica e preziosa festa giunge al suo compimento! L’agnello pasquale è Gesù! E lo è del tutto al di là della congiura dei sacerdoti e degli scribi e del loro timore del popolo! (ver.2). Il ver.3 ci dona l’evento decisivo del ruolo che il Male ha nella storia della salvezza! Giuda è “uno dei Dodici”: drammaticamente questo è “il ruolo” che egli deve giocare nel supremo evento della salvezza! Il verbo “consegnare” che è molto presente in tutta la memoria evangelica come consegna-dono di salvezza ora, ai vers.4 e 6 (!!), assume il significato del “tradimento”! Tradimento “necessario”, del tutto compreso nel disegno divino della salvezza! Termine che dunque deve necessariamente contenere e custodire: il tradimento umano è l’orizzonte nel quale, in Gesù, Dio si dona pienamente all’umanità. L’antica Chiesa si domanda chi abbia consegnato Gesù alla morte, e trova la risposta ultima e vera: Il Padre consegna il Figlio per la salvezza di tutta l’umanità. Il tradimento di Giuda, alleato del progetto di morte dei sacerdoti e degli scribi, antichi custodi della Legge e della Profezia che ha custodito e preparato il dono del Messia, tradimento che ha la sua forza nell’invasione di Satana nel cuore del discepolo, tutto è evento di salvezza! Mi chiedo: dunque il Male è ormai asservito al bene?
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Gli Azzimi e la Pasqua sono qui come sinonimi: mangiare pane non lievitato era il segno della novità assoluta che la Pasqua comportava, un nuovo inizio nella vita del popolo di Dio. – Ma ecco subito, al v.2, il dato della dura realtà: gli “arcisacerdoti” e gli scribi, cioè i maestri di sacra scrittura e teologia del tempo, cercano di “togliere di mezzo” Gesù, vogliono ucciderlo. I Vangeli ripetono spesso questa informazione. A questo proposito, ho sentito (con piacere) un noto biblista affermare che non sia giusto, non sia corretto dire che il Padre ha voluto la morte di Gesù, suo Figlio, bensì l’hanno voluta i capi religiosi e politici. E’ vero che così si è compiuto il disegno di salvezza di Dio, la salvezza di tutti: questa, sì, è la grande volontà di Dio, secondo la Scrittura. Il Male è stato asservito al Bene, come scrive Giovanni.