41 Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide, 42 se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra 43 finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi? 44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?».
Luca 20,41-44

Quello che mi affascina in questo breve intervento del Signore è che la domanda di Gesù non introduce un’obiezione, ma, al contrario, ci dona una meravigliosa “rivelazione”!
E quindi una conferma luminosa non solo di questo dato essenziale della nostra fede, ma addirittura la mirabile “sintesi” di tutta la rivelazione ebraica e cristiana!
Infatti: “si dice che il Cristo è figlio di Davide”! (ver.41).
Infatti “il Verbo si fece carne e venne ad abitare i mezzo a noi” (Giovanni 1,14).
Dio e l’umanità si incontrano pienamente nella Persona di Gesù!
Gesù è veramente “il Figlio di Dio”. Ed è veramente “il Figlio dell’uomo”!
E si dice che “il Cristo è figlio di Davide”! E dunque la profezia di Israele veramente si compie!
Dunque, è meraviglioso quell’interrogativo: “Come mai si dice …?”.
Ci troviamo dentro all’evento supremo della creazione e della storia!
Ogni “religione “sogna” e cerca ”l’incontro” tra Dio e l’uomo, e lo prevede come un “ascesa” dell’uomo verso Dio.
Ma questo è invece “il peccato delle origini”! Il peccato “originale”.
Dio non può essere una “conquista” dell’uomo.
L’incontro grande e vero è quello voluto e compiuto dall’amore di Dio che scende verso l’uomo, che entra nella sua mortale povertà, fino alla morte!
Tale è dunque la grande “battaglia” che Dio combatte per la liberazione dell’umanità dal male, e dalla morte, che del male è la tragica conseguenza e l’inevitabile fine!
Ma è in Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, che si compie “la morte della morte” con il supremo sacrificio divino della morte d’amore di Gesù!
Ora, finalmente, si adempie la profezia del Salmo che oggi Gesù cita per noi!
Gesù è ora alla destra del Padre, che gli dice : “… finchè io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi” (ver.43).
Tale battaglia è in atto, ma è già stata vinta.
E lo è in noi e per noi! In ciascuno di noi!
Perché in noi la potenza del Figlio di Dio combatte e abbatte il Male!
Per questo il “finchè …” della storia è cammino verso la pienezza della vita, della luce e della pace.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Si dice che il Cristo è figlio di Davide”: nella cultura ebraica un figlio è tale non solo e non tanto perché è nato da quel padre, ma in quanto gli assomiglia nel comportamento, nella mentalità, nei valori. Ora, Gesù, discendente di Davide “secondo la carne”, si è ben differenziato da lui in tutto il resto. Egli è il re che entra nella sua città cavalcando un asinello, è il messia di pace annunciato dal profeta Zaccaria… Per i cristiani della primitiva comunità (e per noi oggi) Egli è “il Signore”, colui che ha dato la vita per i suoi e per tutti gli uomini: è seduto ora alla destra del Padre, come dice il Salmo, cioè nel pieno della realtà divina, per accompagnarci e sostenerci nella lotta contro il male, l’odio e tutte le negatività dell’esistenza.