41 Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide, 42 se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra 43 finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi? 44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?».
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COMMENTO
E’ affascinante l’incontro e l’intreccio tra i due termini: “Cristo” e “figlio”. Il Signore ci provoca con questa domanda che egli ha rivolto ai suoi più vicini discepoli, che nei secoli della vita cristiana ha suscitato ricerche, ragionamenti, dibattiti e persino vie verso la scomunica. Noi, invece, oggi siamo felicissimi di questo incontro tra il Cristo e il figlio di Davide. Tale parola ci dona il cammino dalla profezia davidica sul Messia e il figlio di Davide, che anche oggi ci dona il Signore come colui che ci salva e fa nuove tutte le cose. I due termini si sono incontrati nella pienezza dei tempi: il Verbo si è fatto carne ed è venuto tra noi per donarci la sua vita e quindi per donare a tutti noi la divina condizione di figli di Dio.
E’ bellissimo che questo ci venga rivolto al ver. 44 come domanda e ci dica che non si tratta di una verità astratta, ma della sublime esperienza donata a tutti noi e a tutta l’umanità come storia della salvezza. Felici e tremanti, anche oggi entriamo nel miracoloso dono di Dio.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco