27 Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: 28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 29 C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30 Allora la prese il secondo 31 e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32 Da ultimo morì anche la donna. 33 La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36 infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
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COMMENTO
I Sadducei sono ebrei che, al contrario dei Farisei, non credono né alla risurrezione, né agli angeli e agli spiriti (vedi Atti 23,8). Al loro esempio, che descrive questa opinione Gesù risponde ricordando il suo insegnamento rivolto a tutti coloro che ricevono il dono della fede. Tra questi, al ver. 35, Gesù indica la presenza di tutti i suoi discepoli, compresi coloro che celebrano e vivono le nozze cristiane. Anche loro “non prendono né moglie, né marito”, ma celebrano il mistero nuziale, che è immagine e annuncio della 6 con il Cristo, che anche gli sposi cristiani vivono nella loro realtà nuziale: essi ha amano come il Cristo ama la Chiesa e offrono la loro vita l’uno per l’altro. Da Dunque, nella vicenda nuziale tutti celebrano il mistero di Cristo, sia gli sposi, sia coloro che vivono nella verginità.
Dio ti benedica e tu prega per noi.
Giovanni e Francesco