41 Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa 42 dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. 43 Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; 44 distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
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COMMENTO
E’ di grande spessore questo pianto di Gesù su Gerusalemme per il non riconoscimento, da parte di una porzione d’Israele, del compiersi in Gesù di “quello che porta alla pace”, le profezie affidate al popolo della prima alleanza.
Però questo pianto è a sua volta profezia della Passione del Cristo e quindi di quel dono di salvezza che da Gerusalemme sino ai confini della terra sarà annunciato a tutti i popoli.
Per questo il dramma annunciato a Israele è anche profezia di salvezza universale, anche per i “nemici” che “non lasceranno pietra su pietra”, quelle pietre che, secondo il ver 40 che abbiamo incontrato ieri, grideranno l’annuncio della salvezza di tutta la creazione e di tutta la storia.
Allora, il popolo della prima alleanza riconoscerà di aver avuto in dono la “visita” della Salvezza e la croce di Gesù sarà il grembo della vita nuova.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco