38 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39 Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40 Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42 ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Luca 10,38-42

COMMENTO
Le due sorelle, Marta e Maria, rappresentano due atteggiamenti opposti, che vale la pena sottolineare. Questo ci consente di precisare che il “parlare, dire” non sempre è positivo. Potremmo addirittura affermare che il “dire, parlare” non può essere che il frutto delicato e spesso anche fragile del nostro “ascolto”.
“Ascoltare” è in certo modo l’imperativo assoluto della fede dei nostri padri ebrei, ma lo è anche per noi, chiamati a custodire, udire e trasmettere solo sulla base del nostro ascoltare. Questo verbo è certamente molto delicato, perché quello che nella tradizione dei padri ebrei è riferimento assoluto e rigoroso all’ascolto della Parola, nelle nostre abitudini rischia spesso di essere addirittura una contaminazione, un impoverimento e addirittura un tradimento della Parola.
“Ascolta, Israele”, che è il sigillo prezioso della fede ebraica, diventa guida preziosissima per noi, confrontati non solo con la Parola biblica, ma con il Signore stesso!
La sapienza cristiana di tutti i tempi ha spesso indicato il “silenzio” non solo come “riparazione”, ma anche come condizione di verità delle nostre parole. Il nostro parlare è chiamato ad essere sempre risonanza, custodia, tradizione e dono della Parola che ascoltiamo da Dio stesso e, nella pienezza dei tempi, dal Signore Gesù.
Una persona come Francesco d’Assisi e altri come lui è stato trasmettitore e annunciatore diretto della Parola di Dio.
A noi è donata e richiesta una Parola che nasca dal nostro spirito e desideri custodire e trasmettere la Parola stessa del Signore.
La raccomandazione di Gesù a Marta vale ed è preziosa sempre e dovunque per ciascuno di noi e per l’intera comunità cristiana.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco