21 In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22 Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». 23 E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24 Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Luca 10,21-24

Gesù si unisce alla gioia dei discepoli, e in Lui, nello Spirito Santo, Dio stesso gioisce!
E Gesù loda suo Padre, Signore del cielo e della terra, qualificando con sorprendente chiarezza la fonte e la sostanza di tale gioia: è la gioia dei piccoli!
Una gioia che Dio nasconde ai sapienti e ai dotti e rivela ai piccoli!
Infatti tale “scienza” e tale gioia non sono possibili alle risorse umane, per quanto alte!
Non possono essere che dono di Dio, rivelazione!
Non conquista, ma accoglienza!
Solo i “piccoli” possono riceverla!
Fede, piccolezza e salvezza sono assolutamente intrecciate tra loro!
Chi sono questi “piccoli”?
Sono i poveri, i deboli, i malati, i piangenti, gli esclusi … e sono anche i peccatori, perché ogni creatura umana conosce la condizione del peccatore.
E’ quella nostra condizione che nella preghiera dell’Ave Maria tutti noi affidiamo alla preghiera della Madre di Dio e Madre nostra! (ver.21).
Tutto questo il Padre ha dato al Figlio!
La relazione-comunione tra il Padre e il Figlio è il cuore del Vangelo (termine che significa “rivelato, svelato”) che è il supremo dono divino che il Figlio è venuto a rivelare-donare! (ver.22).
Al ver.23 Gesù si rivolge direttamente ai discepoli, proclamando la loro “beatitudine” !
Infatti, Egli dice loro, “voi guardate … e ascoltate..” quello che la Prima Alleanza ha custodito e preparato nella profezia che ora si compie.
Profeti e re non videro e non ascoltarono quello che ora i piccoli e poveri discepoli di Gesù vedono e ascoltano da Lui che è venuto a rivelare e a donare all’umanità la condizione figliale e quindi la piena comunione con Dio Padre.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
La preghiera di Gesù mi sembra un riconoscimento di ciò che il Padre è e fa. In particolare il suo voler bene ai piccoli, ai poveri. Noi sappiamo come è importante, come fa piacere il riconoscimento da parte degli altri. A noi invece, discepoli di Gesù, è donata la gioia, la beatitudine di conoscere la Parola di Dio e ascoltarla con impegno quotidiano, messi a parte così dei “misteri” di Dio.