17 I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18 Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
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COMMENTO
La linea profonda che la Parola del Signore oggi ci regala non è l’ipotesi di un rimedio alle inevitabili prove della vita di ciascuno e di tutti, ma è l’annuncio di una comunione con il Signore che possa inaugurare una sostanza e un volto nuovo per la vita nostra e di tutti coloro che noi conosciamo come nostri fratelli. Neanche il diavolo ci impaurisce, perché lo vediamo “cadere dal cielo come una folgore”.
La nostra comunione con il Signore ci consente di camminare in questa esistenza inevitabilmente pericolosa, ma sappiamo dal Signore stesso che nulla potrà danneggiarci.
Tuttavia, la prospettiva che il Signore ci dona non è solo quella della “salvezza” dal male e dalla morte, ma possiamo e dobbiamo rallegrarci soprattutto perché i nostri “nomi sono scritti nei cieli” (ver. 20). Siamo infatti testimoni che il dono del Signore, e quindi il volto nuovo della nostra vita, è infinitamente più luminoso di tutte le prove che ogni giorno incontriamo. Per questo, ogni giorno e quindi anche ora possiamo e dobbiamo rendere grazie a Dio che ci ha salvati donandoci quella “vita nuova” più potente e più luminosa delle prove che anche oggi dobbiamo attraversare e che diventano motivo e fonte del nostro rendimento di grazie, prima di tutto al Signore, e quindi a tutti i fratelli e le sorelle, che di questa nostra vita nuova sono partecipi e testimoni.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco