Dal 17 al 31 dicembre 2013 seguiamo le LITURGIE DEL GIORNO.
é possibile trovare le letture liturgiche quotidiane sui principali siti della Chiesa Cattolica, per es.: il sito della C.E.I. oppure lachiesa.it/liturgia/ .
La nostra lectio riprenderà giovedì 2 Gennaio secondo il nuovo calendario 2014.
Buon Natale e felice inizio anno 2014.
Nota di Don Giovanni:
Amiche e amici carissimi, con oggi [17 dicembre] inizia un periodo di sospensione della nostra Lectio continua, perché il nostro calendario adotta i testi del periodo natalizio. La Lettura continua riprenderà il 2 gennaio. In questi giorni , quando potrò, vi manderò volentieri qualche nota sulle letture previste dal Lezionario della Chiesa. Intanto, auguro a tutti voi un Natale pieno di luce e di pace, soprattutto per i luoghi e i cuori più esposti alla sofferenza, alla solitudine e alla paura. Il Signore che nasce è l’ “Emmanuele”, che vuol dire il “Dio con noi”. E sia Lui con ciascuno e con tutti voi e noi.
Beneditemi. Vostro. Giovanni.
Mercoledì, 18 dicembre 2013
Matteo 1,18-24; Geremia 23,5-8.
Il Vangelo che oggi viene proclamato nella Messa è quello che incontreremo domenica: Matteo 1,18-24. Vi lascio due parole su questo, anche tenendo conto della prima lettura di oggi, Geremia 23,5-8. Questo testo profetico contiene un “no”, o per lo meno un “non più”, interessante per l’ascolto del brano di Matteo. Questo lo possiamo chiamare l’ “annuncio a Giuseppe” come chiamiamo “annuncio a Maria” il testo di Luca 1,26-38. E’ importante l’attributo che viene dato a Giuseppe: “giusto”. Tale rimarrà in modo privilegiato nella memoria e nella devozione a lui. Questo “giusto” compare oggi anche nel brano di Geremia, dove si parla del “germoglio giusto” che Dio susciterà a Davide. E qui ci troviamo davanti al grande motivo “profetico” della chiamata di Giuseppe, perchè egli è della stirpe di Davide e il Bambino che nascerà adempirà le Scritture che lo dicono della stirpe di Davide appunto per l’accoglienza che Giuseppe fa degli eventi divini che gli vengono annunciati. A proposito dell’attributo “giusto” dobbiamo anche notare che si attende dai profeti, e oggi si compie per Giuseppe, una giustizia nuova e superiore. In Geremia 23,7-8 questa “novità” è espressa con l’affermazione secondo la quale “non si dirà più …”, ma “si dirà …”, e questo a proposito del popolo di Dio liberato in antico dalla schiavitù dell’Egitto, ma nei tempi nuovi liberato dall’esilio di Babilonia. Allo stesso modo, la “giustizia” di Giuseppe, non sarà più quella che nasce e dipende dalla Legge, ma sarà la nuova e piena giustizia del Vangelo,, quella che ora Giuseppe riceve e accoglie accogliendo l’annuncio dell’Angelo. Un giustizia tutta e assolutamente nuova, perché con il Natale di Gesù Dio si fa uomo e viene ad abitare in mezzo a noi. Con questo termina la lunga pedagogia della Legge e dei Profeti, e finalmente si afferma il regno di Dio che fa di tutta l’umanità la famiglia dei figli e delle figlie di Dio.
Possiamo sottolineare anche la modalità straordinaria dell’evento di fede di Giuseppe: il sogno e il silenzio! Giuseppe sogna, come l’antico suo antenato Giuseppe, il figlio di Giacobbe e grande profezia del Cristo in Genesi. Il sogno vuole essere il segno di una totale non resistenza davanti alla manifestazione e alla parola di Dio. Il grande passo che viene chiesto è quello di passare dall’antica giustizia della Legge a quella nuova del Vangelo. Giuseppe, diversamente dalla “domanda” di Maria nel testo di Luca, in totale silenzio , “quando si destò dal sonno, fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Martedì 27 dicembre 2013 – S. Giovanni Apostolo ed Evangelista
1Giovanni 1,1-4; Gv 20,1-10
Per i primi vent’anni della mia vita i miei genitori mi hanno affidato all’intercessione di S. Giovanni Bosco. Poi ho preferito eleggere come mio primo intercessore S. Giovanni Evangelista. Quindi, oggi è il mio onomastico. Mi affido alla vostra preghiera, come ogni giorno mi affido alla vostra pazienza. Vi ricordo che la nostra Lectio Continua riprende il 2 gennaio e fino alla fine del mese ci guiderà con i Salmi dall’ 89(90) al 105(106). La prima lettura di oggi ci regala i primi quattro versetti della Prima Lettera di Giovanni. Sempre più mi emoziona e mi commuove l’audacia con la quale Giovanni raccoglie nell’esperienza dei discepoli la divina immensità del “Verbo della vita” (ver.1) con la concretezza storica del loro averlo udito, veduto con i loro occhi e toccato con le loro mani! Ora il loro desiderio – e il loro compito! – è quello di annunciare questo a noi! In tal modo ci sarà piena comunione tra il Padre, il Figlio e noi insieme a quelli che oggi ci annunciano la Parola. Questa comunione sarà piena di gioia! E’ meraviglioso tutto questo. E a me pare che tutto si attualizzi perfettamente oggi per noi, perché quello che udiamo, vediamo e tocchiamo di Lui, noi desideriamo sia partecipato – e noi vogliamo parteciparlo! – a chi ci è accanto. Allora, oggi fate una piccola preghiera per me.
Giovanni.
Un buon onomastico in un abbraccio virtuale che trasmette amore cordiale,come goccia della tenerezza divina,che fa fiorir ogni mattino.auguri da andrea(trentino).p.s.:ti ricordo nella preghiera caro don giovannii