V domenica del T. O. (Anno A)
Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Is 58,7-10 Sal 111 1Cor 2,1-5 Mt 5,13-16.
– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta. (V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).
Di seguito i testi liturgici della messa della V domenica del T. O.
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo
Isaia 58,7-10
Così dice il Signore:
7 «Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
8 Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
9 Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
10 se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».
Dal Salmo 111(112)
BEATO L’UOMO CHE TEME IL SIGNORE E NELLE SUE VIE SICURO CAMMINA
4 Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
5 Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. RIT.
6 Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
7 Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. RIT.
8a Sicuro è il suo cuore, non teme,
9 Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. RIT.
1Corinzi 2,1-5
1 Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. 2 Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
3 Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. 4 La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, 5 perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Matteo 5,13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
13 «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)
CONVOCAZIONE
260 SERVI DI DIO LODATE (Sal 112)
VIDEO
1)Servi di Dio lodate
il Nome del Signore
sempre sia benedetto
il Nome del Signore
dal sorgere del sole
fino al suo tramonto
sempre sia lodato
il Nome del Signor
2) sopra tutte le genti
eccelso è il Signore
alta più dei cieli
alta è la sua gloria
chi come il nostro Dio
che in alto ha dimora
si piega a guardare
su cieli e terra
3) solleva l’indigente
dalla polvere
e dalla sua lordura
il povero innalza
lo fa seder tra i capi
del suo popolo
madre lieta di figli
rende la sterile
4) gloria a Dio Padre
gloria al Figlio
gloria al Consolatore
com’era nel principio
ora e per sempre
per tutti i secoli
da ora e per sempre
nei secoli amen
INIZIALE
85 SI VANTA LA SAPIENZA (Sir 24)
VIDEO
1 Si vanta la sapienza le sue lodi cantò
si gloria in mezzo a tutti i figli suoi
ha aperto la sua bocca nell’assemblea di Dio
davanti alla potenza del Signore
uscii dalla bocca dell’altissimo Signore
ed io ho ricoperto come nube l’universo
Rit. Venite a me voi tutti saziatevi di me
venite a me voi tutti che mi amate
è dolce più del miele il possedere me
è dolce più del miele il mio ricordo
2 ho posto la dimora nel cielo lassù
il trono sopra un cumulo di nubi
da sola ho percorso il firmamento
e passeggiai nel fondo degli abissi
sul mare tra le onde sulla terra ho camminato
su ogni gente popolo e nazione dominai
3 un luogo di riposo tra i popoli cercai
e in quale eredità io stabilirmi
allora il Creatore del mondo ordinò
mi disse ora pianta la tua tenda
mi disse fisserai la dimora in Giacobbe
e prendi Israele come tua eredità
4 fin da principio prima del tempo mi creò
ed in eterno non verrò mai meno
nella dimora santa servii davanti a lui
in Sion io mi sono stabilita
nella città amata mi ha fatto abitare
ed in Gerusalemme ora è il mio potere
5 ho posto le radici nella sua eredità
in mezzo ad un popolo glorioso
come cedro del Libano io m’innalzai
come cipresso dei monti dell’Ermon
io son cresciuta come una palma in Engaddi
così come una rosa che in Gerico fiorì
6 qual prospero ulivo così mi innalzai
e maestoso platano io crebbi
come di cinnamomo e balsamo l’odor
così diffusi intorno buon profumo
come la mirra scelta io ho sparso buon odore
di galbano di onice storace e d’incenso
7 io come un terebinto le fronde stenderò
con rami di maestà e di bellezza
io come una vite graziosa germogliai
con frutti di ricchezza e di gloria
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
venite e mangiate a sazietà dei frutti miei
8 venite a me voi tutti saziatevi di me
è dolce più del miele il mio ricordo
avrà ancora fame chi si nutre di me
e chi beve di me avrà ancor sete
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
è dolce possedermi più che un favo di miele
OFFERTORIO
22 IL SIGNORE DIO È LA MIA LUCE (Sal 26)
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Rit. Il Signore Dio è la mia luce
il Signore è la mia salvezza
di che cosa mai avrò paura
o che cosa temerò
1 Se il nemico assale per straziarmi
l’avversario inciamperà
anche se divampa la battaglia
sempre io confiderò
2 una sola cosa chiedo al Signor
questa sola cercherò
dimorare nella sua casa
per tutta la vita
3 mi ha offerto un luogo di riparo
mio rifugio è il Signor
nel segreto della sua dimora
egli mi nasconderà
4 nella terra santa dei viventi
io vedrò la tua bontà
spera nel Signore sii forte
spera e confida in lui
COMUNIONE
230 VIENI SANTO SPIRITO MANDACI DAL CIELO
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1 Vieni Santo Spirito
mandaci dal cielo
manda su di noi la tua luce
vieni padre dei poveri
vieni datore dei doni
vieni luce dei cuori su di noi
2 consolatore perfetto
dolcissimo sollievo
ospite soave dell’anima
nella fatica riposo
nella calura riparo
e conforto nel dolore
3 o luce beatissima
scendi su di noi
invadi nel profondo i nostri cuori
senza la tua forza
nulla è nell’uomo
nulla senza colpa sarà mai
4 lava ciò che è sordido
bagna ciò che è arido
sana ciò che è infermo e sanguina
piega ciò che è rigido
scalda ciò che è gelido
drizza ogni cosa che è sviata
5 dona ai tuoi fedeli
i tuoi santi doni
a chiunque spera solo in te
dona loro virtù
dona loro premio
dona morte santa gioia eterna
dona morte santa gioia eterna
FINALE
150 ECCO VI DO UN COMANDO NUOVO (Gv 13)
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Rit. Ecco vi do un comando nuovo
che vi amiate a vicenda
da questo tutti conosceranno
che siete miei discepoli
se avrete amore gli uni per gli altri
se vi amerete come io ho amato voi
1 Prima di pasqua sapendo il Signore
ch’era venuta l’ora sua
l’ora di passare da questo mondo al Padre
volle amare fino alla fine i suoi
2 durante la cena si levò da tavola
pose la veste si cinse con un panno
e in un catino versata dell’acqua
lavò ai discepoli i piedi e li asciugò
3 ecco il maestro arriva da Simone
questi gli dice tu non mi laverai
se non ti laverò risponde il Signore
parte con me tu Pietro non avrai
4 dopo aver lavato i piedi ai discepoli
prende la veste e ritorna a mensa
avete compreso dice il Signore
quello che io il maestro ho fatto a voi
5 se dunque io maestro e Signore
vi ho lavato i piedi così fate pure voi
anche voi lavatevi i piedi l’un l’altro
questo è l’esempio lasciatovi da me
6 un servo non può esser più del suo padrone
né un inviato di chi lo ha mandato
sapendo queste cose sarete voi beati
se le farete parola del Signore