40 Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41 Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. 42 Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 43 Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
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Le precisazioni del tempo – “al calar del sole”(ver.40) e “sul far del giorno”(ver.42) – sembrano voler dire una partecipazione della creazione agli eventi della creazione nuova operata da Gesù: la sera come oscurità che Gesù illumina guarendo e liberando dal Male; il giorno nuovo come orizzonte della comunione piena, in Gesù, tra Dio e l’umanità con l’annuncio del Vangelo.
Rispetto ai testi paralleli di Matteo 8,16 e Marco 1,32, Luca precisa che Gesù cura l’infermità di ogni singola persona. Il grido dei demoni che al ver.34 diceva che Gesù è “il Santo di Dio”, qui, al ver.41, dice di Lui “Tu sei il Figlio di Dio”. Gesù impedisce queste grida, o perlomeno vi si oppone. Perché? Mi dò questa risposta: perché Gesù è il Figlio di Dio “e” il Figlio dell’Uomo. La tentazione demoniaca è quella di scollare in Gesù la sua umanità dalla sua divinità. L’uomo Gesù è Dio!
I vers.42-44 sembrano riprendere un tema che in altro modo era presente ai vers.22-27 di questo capitolo, circa la necessità che il Vangelo sia portato lontano, sino ai confini della terra, e questo non solo in senso geografico, ma come sua dilatazione verso ogni diversità, e quindi la sua non identificazione con una cultura, una lingua, una tradizione che volessero impadronirsi di Lui. E forse è riferita alla sua preghiera al Padre l’annotazione del suo recarsi “in un luogo deserto”. Ed è proprio la comunione con il Padre che spinge Gesù verso le “altre città”(ver.43) alle quali Egli è mandato.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.