33Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. 34La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. 35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore».
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Dio ha acceso una lampada: Gesù e il suo Vangelo. E la pone sul candelabro, “perché chi entra veda la luce”. Il ver.33 proclama e ricorda il dono di Gesù e del suo Vangelo. “Chi entra” sembra voler dire l’universalità del dono, e nello stesso tempo ricorda l’elezione e la grazia dell’incontro nella fede.
Il ver.34, in questo paragone con la luce, indica l’occhio come “la lampada del corpo”. L’occhio è lo strumento, la via e l’orizzonte per il quale, come abbiamo ascoltato al ver.33, “chi entra vede la luce”. Per questo è assolutamente necessario che l’occhio sia “semplice”. Semplice è contrapposto a “cattivo”, e dunque indica un occhio buono che vede e riceve semplicemente e pienamente il dono della luce divina. Allora “anche tutto il tuo corpo è luminoso”. Alla luce del vangelo, tutto si illumina, tutto diventa luminoso. Amo molto il versetto di un Salmo – Sal.35(36),10 – che dice: “E’ in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce”. Mi pare esprima bene come alla luce del Vangelo tutto diventi luminoso. Tutto allora dipende dall’occhio: se è luminoso perché ha visto la luce “anche il tuo corpo è luminoso”, “ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso”. Tutto è luminoso se il nostro occhio vede tutto e tutti alla luce del Vangelo di Gesù. La luce evangelica è potente a donare una luce di speranza e di pace ad ogni realtà!
Il ver.36 sintetizza e precisa i versetti precedenti. Il ver.33 viene ripreso con l’espressione “la lampada ti illumina con il suo fulgore”. Chi entra vede la luce (ver.33) e la lampada del Vangelo lo illumina con il suo fulgore. Allora, tutto “sarà nella luce”, perché l’occhio “semplice”, farà sì che tutto il corpo sia luminoso, “senza avere alcuna parte nelle tenebre”. Allora tutti noi, che eravamo ciechi, finalmente vediamo! Ogni giorno il cammino nel Vangelo illumina la nostra vita, e fa sì che possiamo vedere tutto nella luce del Signore.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.