Caro Giovanni, proprio perché ti ho sempre stimato per il tuo spirito di libertà e per una certa laicità che ti consente di guardare con attenzione e positività ogni persona e ogni problema, ti chiedo un pensiero su una vicenda che oggi riguarda molti, e tra gli altri riguarda anche me. La donna stupenda con la quale vivo da molti anni, più di dieci, non è mia moglie, né per la chiesa né per lo stato. Questa vicenda, che peraltro riguarda molte persone, io la vivo con un grande senso di bellezza e di positività. Fra me e la persona che amo, non c’è niente e nessuno, se non il nostro amore. Non è bellissimo che sia così? Non è forse “geloso “ l’amore che desidera non avere garanzie e assicurazioni se non in se stesso? Perché appesantirlo con un contratto? Grazie per quello che vorrai scrivermi. E grazie per tutte “le cose di questo mondo” di cui ci parli ogni domenica.
Che piacere mi fa il tuo messaggio! Sono almeno trent’anni che non ci si vede, eppure come è rimasta viva la nostra amicizia! Le risposte che vorrei scriverti sono molte! Troppe per un tema così prezioso. Potrei citare ad esempio la difesa dei deboli e della debolezza: è bello arrampicarsi in parete, ma ai miei amici chiedo di farlo aiutati da corde e chiodi, perché loro sono troppo importanti per me. E da cristiano mi piace ricordare con te che per la nostra fede il matrimonio è una “consacrazione” all’Amore, molto vicina alla consacrazione religiosa. È un’offerta e una consacrazione a Dio della propria vita. La consacrazione ci consegna al Signore nel “segno” di una persona che ci è regalata da Dio come “segno” di Lui! Il matrimonio non è un fidanzamento, perché è il regalo di una persona che il Signore ti dona per portarti fuori dalla tristezza della solitudine. Quella persona adesso è proprio tua. È affidata alle cure del tuo affetto e della tua dedizione. Ti è affidata anche con i suoi limiti e le sue debolezza! Perché nelle cose di Dio, si è sempre in tre: io, il mio prossimo, e Lui! Questa è per me la bellezza della fede cristiana. Però adesso ti dico un’altra cosa! Se la fede non l’hai, hai però questa tua meravigliosa compagna! Forse ricordi che cosa dice la Bibbia: “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne”. Per come ti conosco e per come ho sempre ammirato la tua laicissima sapienza, sono certo che la tua donna è molto fortunata, e che tu sarai premiato dalla forza della tua lealtà interiore. Dunque, buon proseguimento a voi. E se volete, vediamoci una sera a cena. Buona Domenica a tutti.
Giovanni della Dozza.
Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 5 Febbraio 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.