1 Ecco, non è troppo corta la mano del Signore per salvare; né troppo duro è il suo orecchio per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno scavato un solco fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto per non darvi più ascolto. 3 Le vostre palme sono macchiate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità. 4 Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l’iniquità. 5 Dischiudono uova di serpente velenoso, tessono tele di ragno; chi mangia quelle uova morirà, e dall’uovo schiacciato esce un aspide. 6 Le loro tele non servono per vesti, essi non possono coprirsi con le loro opere; le loro opere sono opere inique, il frutto di oppressioni è nelle loro mani. 7 I loro piedi corrono al male, si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, desolazione e distruzione sono sulle loro strade. 8 Non conoscono la via della pace, non c’è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace. 9 Per questo il diritto si è allontanato da noi e non ci raggiunge la giustizia. Speravamo la luce ed ecco le tenebre, lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio. 10 Tastiamo come ciechi la parete, come privi di occhi camminiamo a tastoni; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo, nel pieno vigore siamo come i morti. 11 Noi tutti urliamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; speravamo nel diritto ma non c’è, nella salvezza ma essa è lontana da noi. 12 Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti, i nostri peccati testimoniano contro di noi; poiché i nostri delitti ci stanno davanti e noi conosciamo le nostre iniquità: 13 prevaricare e rinnegare il Signore, cessare di seguire il nostro Dio, parlare di oppressione e di ribellione, concepire con il cuore e pronunciare parole false. 14 È trascurato il diritto e la giustizia se ne sta lontana, la verità incespica in piazza, la rettitudine non può entrarvi. 15 La verità è abbandonata, chi evita il male viene spogliato. Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi che non ci sia più diritto.
Isaia 59,1-15

Commento delle Famiglie della Visitazione
Abbiamo già visto che in questi capitoli la voce del profeta è incontenibile. Oggi tocca il punto della potenza della salvezza del Signore e per rendere più efficace quest’affermazione sembra avere la necessità di descrivere nei particolari la potenza di male che è nell’uomo e i meandri e le pieghe della sua malvagità. Più profondo è il solco tra Dio e gli uomini e più potente sarà la dimostrazione della sua forza di salvezza. Ma per corroborare quest’affermazione che viene subito dichiarata (1 Ecco non è troppo corta la mano del Signore per salvare) si fa un ricco elenco delle malvagità umane comuni anche ai membri del Popolo del Signore.
Fatti di sangue, menzogna, ingiustizia, slealtà, falsità, malizia, iniquità.
Segue poi come conseguenza della propria responsabilità la descrizione del guadagno di una vita desolata e misera.
(6.7.8…. le loro opere sono opere inique… i loro piedi corrono al male..
Desolazione e distruzione sono nelle loro strade… non conoscono la via della Pace)
E la situazione negativa cresce nella consapevolezza della propria responsabilità a causa della ripetizione del peccato. E perfino la speranza in quella salvezza promessa si affievolisce e si allontana ( 9 speravamo la luce ed ecco le tenebre lo splendore ma dobbiamo camminare nel buio)
Addirittura nel crescendo di angustia trova posto anche la dichiarazione della propria consapevolezza e perfino la confessione davanti al signore (12 poiché sono molti davanti a te i nostri delitti, i nostri peccati testimoniano contro di noi, ..noi conosciamo le nostre iniquità)
Il male non dà tregua insieme alla consapevolezza, si accumula fino a diventare un sistema. E il signore non è assente ma vede quasi impotente…
Doveva intervenire con la sua promessa di salvezza e sembra quasi ci si trovi alle soglie di un nuovo diluvio universale!
( Gn 6,13)