1 Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. 2 Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. 3 Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». 4 Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». 5 Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – 6 e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».
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COMMENTO delle Famiglie della Visitazione
È il servo che parla in prima persona; desidera attenzione e di essere ascoltato da parte di tutti noi.
Descrive il suo esistere come procedente dal Signore, una creazione: lo ha chiamato dal seno materno; gli ha “posto” la bocca come una spada affilata, acuta; lo ha posto come una freccia appuntita, eletta; al v. 5 dirà che non solo lo ha fatto/plasmato, ma lo ha fatto servo/schiavo: lo è costituzionalmente.
Ma non gli ha detto il perché o per fare cosa…
Dice che invece lo ha nascosto (al riparo della sua mano) e protetto (al riparo nella sua faretra).
Il testo non contiene indicazioni di tempo; dice poi che il Servo lavora e fatica duramente, seguendo la sola parola ricevuta: “in lui il Signore sarà glorificato” .
Il Signore tace… e per questo il Servo si rimette completamente alla sua volontà, ritenendo vano ogni sforzo compiuto.
A questo punto il Signore parla e gli rivela che il motivo di tutta la sua operazione era, ed è, il far sorgere/far stare in piedi le tribù di Giacobbe e il far tornare i superstiti/dispersi di Israele.
Per questo il Servo viene dato come luce delle genti e costituito “salvezza del Signore” fino ai confini della terra.
Possiamo dare a questo Servo diversi nomi…
Stamattina la nostra carissima sorella Sara Focacci è tornata al Padre. Era malata di cuore. Ha avuto un malore. La affidiamo al Signore che in queste ore le sta dicendo: Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria!