1 Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. 2 Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. 3 Ti consegnerò tesori nascosti e ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio d’Israele, che ti chiamo per nome. 4 Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. 5 Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, 6 perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri. 7 Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. 8 Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo».
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La parola “eletto” del ver.1 è particolarmente significativa, anche perché nelle versioni in lingua greca e i lingua latina il termine è quello che in italiano dice “cristo”.
E’ così perchè “cristo” porta il significato di “unto” e quindi di eletto: nel Nuovo Testamento tale è Gesù, il Cristo di Dio!
Ciro, il grande monarca e condottiero pagano, così viene qualificato e chiamato da Dio stesso nella Parola che oggi ci è donata!
La sua grande impresa di conquista ha da Dio stesso la sua origine e la sua potenza!
Dio stesso è il grande Alleato di Ciro! (vers.2-3).
La “vocazione” stessa di Ciro è del tutto connessa alla divina elezione di Giacobbe, anche se Ciro non conosce Dio!
Tutto quello che avviene è in realtà opera di Dio: “Io, il Signore, ho creato tutto questo” (ver.7).
Dio ti benedica. Francesco e Giovanni.