1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i prìncipi governeranno secondo il diritto. 2 Ognuno sarà come un riparo contro il vento e un rifugio contro l’acquazzone, come canali d’acqua in una steppa, come l’ombra di una grande roccia su arida terra. 3 Non saranno più accecati gli occhi di chi vede e gli orecchi di chi sente staranno attenti. 4 Gli animi volubili si applicheranno a comprendere e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e con chiarezza. 5 L’abietto non sarà più chiamato nobile né l’imbroglione sarà detto gentiluomo, 6 poiché l’abietto fa discorsi abietti e il suo cuore trama iniquità, per commettere empietà e proferire errori intorno al Signore, per lasciare vuoto lo stomaco dell’affamato e far mancare la bevanda all’assetato. 7 L’imbroglione – iniqui sono i suoi imbrogli – macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, anche quando il povero può provare il suo diritto. 8 Il nobile invece si propone nobili disegni e s’impegna a compiere nobili cose.
Isaia 32,1-8

Oggi il profeta ci dà un bel vangelo, una lieta notizia: “Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i prìncipi governeranno secondo il diritto”! L’annuncio si può riferire al re e ai capi di Israele, ma noi ci vediamo quello che si è compiuto nel Messia Gesù, che ha inaugurato il Regno di Dio, in cui si manifesta e si realizza tutta la sua “giustizia”. Ha avuto luogo una mirabile trasformazione, quella che il profeta descrive con ricche immagini: Ognuno (in primo luogo il Messia stesso) sarà un riparo, un rifugio per l’altro, e mi sembra bella questa solidarietà, questo sostegno reciproco; non c’è più cecità e sordità verso la Parola del Signore; i cuori ondivaghi, come spesso i nostri, si apriranno alla Sua sapienza… Diventano manifeste – anche se non sono debellate – falsità e malvagità, di cui sono vittime i poveri, gli oppressi, gli affamati… L’animo nobile invece, cioè aperto alla sapienza e alla generosità, “si propone nobili disegni e s’impegna a compiere nobili cose”.
Compare oggi quasi all’improvviso una figura nuova: “Ecco un re”. Il re che regna secondo giustizia è nelle Scritture una figura del Messia. Si completa così la profezia di questi giorni, che aveva preparato i tempi messianici con le immagini pasquali dei carri e cavalieri egiziani che inciampano, cadono e periscono (vers. 1-3 del cap. 31). Il bello è che attorno a questo re si forma un gruppo di “prìncipi”, che governano secondo il diritto e anche di persone semplici (“ognuno”, lett. “uomo”), che fanno da riparo e rifugio, da canali e da ombra (vers. 2). Insomma, tutta una società nuova e giusta nasce da questo re. In essa non avverrà più che “l’imbroglione sarà detto gentiluomo” (vers. 5), come spesso purtroppo succede!
Benediteci. Francesco e Giovanni