6 Sì, tu hai rigettato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini come i Filistei; agli stranieri battono le mani. 7 La sua terra è piena d’argento e d’oro, senza limite sono i suoi tesori; la sua terra è piena di cavalli, senza limite sono i suoi carri. 8 La sua terra è piena di idoli; adorano l’opera delle proprie mani, ciò che hanno fatto le loro dita. 9 L’uomo sarà piegato, il mortale sarà abbassato; tu non perdonare loro. 10 Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 11 L’uomo abbasserà gli occhi superbi, l’alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo, in quel giorno. 12 Poiché il Signore degli eserciti ha un giorno contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza, per abbatterlo, 13 contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan, 14 contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, 15 contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro fortificato, 16 contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso. 17 Sarà piegato l’orgoglio degli uomini, sarà abbassata l’alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo, in quel giorno. 18 Gli idoli spariranno del tutto. 19 Rifugiatevi nelle caverne delle rocce e negli antri sotterranei, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 20 In quel giorno ognuno getterà ai topi e ai pipistrelli gli idoli d’argento e gli idoli d’oro, che si era fatto per adorarli, 21 per entrare nei crepacci delle rocce e nelle spaccature delle rupi, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 22 Guardatevi dunque dall’uomo, nelle cui narici non v’è che un soffio: in quale conto si può tenere?
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Per entrare nella Parola che oggi riceviamo in dono dal Signore, mi sono state di grande aiuto le Parole di 1Corinti 2,1-5 e di Luca 1,46-56 (il “Magnificat”!), che vi consiglio, se potete, di ascoltare un momento! Sono Parole che si pongono in radicale contrasto nei confronti dell’idolatria denunciata dal profeta Isaia nel brano che oggi consideriamo!
Il profeta Isaia denuncia il dominio idolatrico che ha aggredito il popolo del Signore! Dai maghi orientali e dagli indovini e dagli stranieri del ver.6 all’immensa ricchezza denunciata al ver.7, all’adorazione idolatrica del ver.8!
Con grande severità il Signore punirà tale idolatria superba e altera: “l’alterigia umana sarà piegata” e “sarà esaltato il Signore, Lui solo, in quel giorno” (vers.9-11).
Egli si porrà contro “ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza, contro i cedri del Libano e le querce del Basan, contro gli alti monti e i colli elevati, contro tutto quello che si impone con la sua pretesa di grandezza e di potenza” (vers.12-16)!
Allora “sarà piegato l’orgoglio degli uomini …sarà esaltato il Signore, Lui solo, in quel giorno”: “gli idoli spariranno del tutto” (ver.18).
Bisognerà anche rifugiarsi “di fronte al terrore che desta il Signore” (ver.19)!
Con questo, dovrà aver fine anche ogni paura verso l’uomo! Il ver.22 demitizza ogni sua presunta grandezza.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.