Faccio sosta nelle risposte settimanali perché sono a Gerusalemme . Ho chiesto ai miei il regalo di poter essere qui per la venuta di Papa Francesco. Lo aspettiamo per domenica a Betlemme. Mi chiedevo: che cosa scriverò per questa domenica? E giovedì sera, ecco la risposta! Un bambino, nato tra molte difficoltà per un incidente stradale all’autoambulanza che portava con un urgenza la mamma all’ospedale di Ramallah per un parto delicato, è ricoverato qui vicino in un reparto dell’Ospedale arabo sul Monte degli Ulivi. Un amico che lavora nel giardino delle Suore che ci ospitano viene a chiedere una benedizione per il piccolo. Forse per troppo tempo il suo cervello non ha ricevuto ossigeno e la situazione potrebbe essere grave. Bello l’ospedale arabo qui sul Monte degli Ulivi. Gentilissimo tutto il personale. Sala d’aspetto piena di famigliari, tra i quali molti bambini che vogliono venire con me è vengono gentilmente ma fermamente respinti tra le loro comprensibili proteste. Nel breve viaggio verso l’ospedale mi hanno detto che il nome scelto per lui è Giovanni! Entro in Reparto ancora più commosso di incontrare un mio omonimo. I molti Battesimi d’emergenza celebrati al S. Orsola mi danno abbastanza sicurezza per chiedere che mi aprano l’oblò della scatoletta di vetro dove il piccolino sembra di buon aspetto e sereno. Dopo una breve “liturgia” igienica per le mie mani,
molto più rapida di quella cui sono abituato a Bologna, infilo nell’ “oblò ” il mio “peloso manone” come poi dirà Lorenzo che mi accompagna e metto l’ormai “mio” Giovanni nelle mani del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Adesso spero anche di vedere Papa Francesco: i biglietti per entrare sono pochi e preziosi, ma i miei fratelli che abitano qui hanno molti amici. In ogni modo, resta il piccolo Giovanni a ricordare il Papa a Gerusalemme, come una moneta preziosissima, di inestimabile valore. Signore, guarda a lui con la potenza del tuo amore!
E a tutti voi: Buona Domenica.
Da Gerusalemme.
Don Giovanni.
Domenica 25 maggio 2014.