28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». 29 Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33 Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
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La Parola che oggi il Signore ci dona pone un interrogativo fondamentale per la nostra fede, e cioè il rapporto tra la fede e le opere!
La domanda che i discepoli pongono a Gesù è chiarissima: “Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?” (ver.28). Cioè, qual è l’opera o le opere della fede?
E netta è la risposta del Signore, che volutamente io raccolgo in breve: “L’opera di Dio è credere!”.
E’ credere “in colui che egli ha mandato” (ver.29).
Ma i suoi interlocutori incalzano chiedendo: “Quale segno tu compi perché vediamo e crediamo?” (ver.30).
Dunque si ripropone la domanda di una prova! A sostegno di questo essi citano il miracolo della manna nel deserto che le Scritture ricordano: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”, come è scritto nei Salmi 78,24 e 105,40!
Ma Gesù risponde affermando che quella manna era solo profezia dell’evento che ora si compie: Non Mosè, ma Dio stesso – “il Padre mio” afferma Gesù al ver.32 – dona il pane del cielo, e questo pane di Dio, quello “vero”, è “Colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo” (ver.33), Lui stesso, il Signore Gesù, che ci nutre e ci salva con il suo sacrificio d’amore!
Una risposta meravigliosa che non respinge le antiche Scritture, ma ne rivela il pieno compimento in Gesù e nella sua Pasqua d’amore per tutta l’umanità!
Dio ti benedica e insieme ringraziamo anche oggi il Signore che compie meraviglie per tutti noi!
Francesco e Giovanni.