25 Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: 27 il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. 28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre». 29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. 30 Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32 Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
Giovanni 16,25-33

La promessa del Signore è quella di “parlarci apertamente del Padre”. Mi permetto di dirvi che vivo questa promessa del Signore, ogni giorno, con stupore e commozione!
La mia esperienza è quella dell’incontro con la sua Parola, che da una parte mi è già stata molte volte donata e che già molte volte ho cercato di accogliere. Eppure, ogni volta la incontro come più chiara, più diretta e più profonda! Come se prima quasi mi sembri di non averla accolta e contemplata!
In sostanza, mi sento interpretato da quello che i discepoli dicono a Gesù al ver.29 del nostro brano: “Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato …”!
E questa chiarezza l’ho colta anche in questi mesi nella Parola del Quarto Vangelo!
Anche oggi mi trovo confermato su questa volontà di Gesù di comunicarci la sua comunione piena con il Padre, per annunciare a noi la nostra comunione con il Padre che Egli è venuto ad annunciare e a donare all’umanità.
E quindi avrei il desiderio di dire anch’io al Signore Gesù: “Per questo crediamo che sei uscito da Dio” (ver.30). E glielo dico!
Ma poi, giustamente, e anche drammaticamente, avverto tutta la verità di quello che ascoltiamo da Lui ai vers.31-32: la mia fragilità e i miei molti tradimenti. Sono dette per me e a me quelle sue parole: “ …vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.
Per questo vi chiedo una preghiera per me peccatore, che oggi ricordo che da quarantaquattro anni sono prete! Talvolta mi sembra di avvicinarmi alla disperazione.
Poi, è proprio una Parola come quella che oggi ascoltiamo, a consolarmi e addirittura a rallegrarmi: “Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me” (ver.33), perché anche l’essere discepolo non è cosa mia, ma sempre, assolutamente, misericordia e dono suo!
Combino niente se non parecchi guai e con me stesso e con tutti gli altri, ma Lui sempre trasforma tutto in una più grande misura del suo dono d’amore.
Noi continuiamo a non essere degni, e Lui continua a dirmi e a dirci: “ … abbiate coraggio: io ho vinto il mondo”
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.