1 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3 Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. 4 Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». 6 Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7 Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». 9 Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, 11 perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
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Giovedì 26 settembre 2019
Gv 12,1-11
COMMENTO CLELIA SORELLA
È vicina la Pasqua, l’ora del sacrificio di Gesù, il cui nome è Miron versato (Ct), che ci attira tutti a sè. Maria compie un gesto di amore e di adorazione rivolto allo Sposo, al diletto. Il profumo si effonde e si confonde con l’odore del Figlio amato che dà se stesso per noi. Si offre a Dio in sacrificio di soave odore (Ef 5, 1-2). L’amore effuso nei nostri cuori si spende tutto per Gesù, il Povero, riconoscibile in ogni fratello e sorella.