6 Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano: 7 «Cingiti i fianchi come un prode: io t’interrogherò e tu mi istruirai! 8 Oseresti tu cancellare il mio giudizio, dare a me il torto per avere tu la ragione? 9 Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con voce pari alla sua? 10 Su, órnati pure di maestà e di grandezza, rivèstiti di splendore e di gloria! 11 Effondi pure i furori della tua collera, guarda ogni superbo e abbattilo, 12 guarda ogni superbo e umilialo, schiaccia i malvagi ovunque si trovino; 13 sprofondali nella polvere tutti insieme e rinchiudi i loro volti nel buio! 14 Allora anch’io ti loderò, perché hai trionfato con la tua destra.
Omelia dialogata messa Dozza 23.03.2021 Gb 40,6-14
COMMENTO
Emergono due diverse figure dalla descrizione che ne danno i versetti del nostro brano! Accanto alla figura altera e violenta attribuita all’orgoglio di Giobbe, si può forse intravedere l’allusione alla Persona di Gesù! E’ Lui che porrà una domanda decisiva a tutta l’umanità sul mistero della sua Persona! Forse è Lui che “istruirà” (ver. 7) tutta l’umanità annunciando il suo vangelo di salvezza. E’ Lui che cancellerà il giudizio (ver. 8) rivelando il mistero della sua persona e del suo sacrificio d’amore! Lui stenderà il suo braccio (ver. 9) sul legno della Croce! Lui sarà la “voce” (ver. 9) che tuonerà al momento della sua morte! Lui sarà rivestito di gloria (ver. 10) nel cielo! Lui abbatterà ogni superbia e violenza mondana (ver.12)! Schiaccerà ogni malvagità e sarà lodato (ver. 14) per sempre come il Signore della salvezza!
Dio ti benedica. E tu prega per noi. Francesco e Giovanni.