36,22 Ecco, Dio è sublime nella sua potenza; quale maestro è come lui? 23 Chi mai gli ha imposto il suo modo d’agire o chi mai ha potuto dirgli: “Hai agito male?”. 24 Ricòrdati di lodarlo per le sue opere, che l’umanità ha cantato. 25 Tutti le contemplano, i mortali le ammirano da lontano. 26 Ecco, Dio è così grande che non lo comprendiamo, è incalcolabile il numero dei suoi anni. 27 Egli attrae in alto le gocce d’acqua e scioglie in pioggia i suoi vapori 28 che le nubi rovesciano, grondano sull’uomo in quantità. 29 Chi può calcolare la distesa delle nubi e i fragori della sua dimora? 30 Ecco, egli vi diffonde la sua luce e ricopre le profondità del mare. 31 In tal modo alimenta i popoli e offre loro cibo in abbondanza. 32 Con le mani afferra la folgore e la scaglia contro il bersaglio. 33 Il suo fragore lo annuncia, la sua ira si accende contro l’iniquità.
37, 1 Per questo mi batte forte il cuore e mi balza fuori dal petto. 2 Udite attentamente il rumore della sua voce, il fragore che esce dalla sua bocca. 3 Egli lo diffonde per tutto il cielo e la sua folgore giunge ai lembi della terra; 4 dietro di essa ruggisce una voce, egli tuona con la sua voce maestosa: nulla può arrestare il lampo appena si ode la sua voce. 5 Dio tuona mirabilmente con la sua voce, opera meraviglie che non comprendiamo! 6 Egli infatti dice alla neve: “Cadi sulla terra” e alle piogge torrenziali: “Siate violente”. 7 Nella mano di ogni uomo pone un sigillo, perché tutti riconoscano la sua opera. 8 Le belve si ritirano nei loro nascondigli e si accovacciano nelle loro tane. 9 Dalla regione australe avanza l’uragano e il gelo dal settentrione. 10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e le distese d’acqua si congelano. 11 Carica di umidità le nuvole e le nubi ne diffondono le folgori. 12 Egli le fa vagare dappertutto secondo i suoi ordini, perché eseguano quanto comanda loro su tutta la faccia della terra. 13 Egli le manda o per castigo del mondo o in segno di bontà. 14 Porgi l’orecchio a questo, Giobbe, férmati e considera le meraviglie di Dio. 15 Sai tu come Dio le governa e come fa brillare il lampo dalle nubi? 16 Conosci tu come le nuvole si muovono in aria? Sono i prodigi di colui che ha una scienza perfetta. 17 Sai tu perché le tue vesti sono roventi, quando la terra è in letargo sotto il soffio dello scirocco? 18 Hai tu forse disteso con lui il firmamento, solido come specchio di metallo fuso? 19 Facci sapere che cosa possiamo dirgli! Noi non siamo in grado di esprimerci perché avvolti nelle tenebre. 20 Gli viene forse riferito se io parlo, o, se uno parla, ne viene informato? 21 All’improvviso la luce diventa invisibile, oscurata dalle nubi: poi soffia il vento e le spazza via. 22 Dal settentrione giunge un aureo chiarore, intorno a Dio è tremenda maestà. 23 L’Onnipotente noi non possiamo raggiungerlo, sublime in potenza e rettitudine, grande per giustizia: egli non opprime. 24 Perciò lo temono tutti gli uomini, ma egli non considera quelli che si credono sapienti!».
Omelia dialogata messa Dozza 17.03.2021 Gb 36,22-37,24
COMMENTO
Mi sembra un invito molto diretto e forte e anche con la bellezza di una grande semplicità a restituire al Signore tutta la creazione e la storia come opere sue e quindi a riconsiderare tutto come occasione di una accoglienza umile, che vinca ogni presuntuosità che le cose dipendano da noi, nella comprensione che tutto ci è affidato perché noi lo custodiamo e pensiamo questa custodia come fonte incessante di benedizione e lode a Lui. Ho sentito in questo testo anche in modo forte e consolante la presenza della fede e della lode di una persona come Francesco d’Assisi, nella possibilità di fare sempre del nostro rapporto con la creazione un canto di lode al Signore.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco