29,31 Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile. 32 Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: «Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà». 33 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone. 34 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamò Levi. 35 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta loderò il Signore». Per questo lo chiamò Giuda. E cessò di avere figli.
30,1 Rachele, vedendo che non le era concesso di dare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no io muoio!». 2 Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?». 3 Allora ella rispose: «Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, partorisca sulle mie ginocchia cosicché, per mezzo di lei, abbia anch’io una mia prole». 4 Così ella gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. 5 Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio. 6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo ella lo chiamò Dan. 7 Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. 8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lotte tremende e ho vinto!». E lo chiamò Nèftali. 9 Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie a Giacobbe. 10 Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio. 11 Lia esclamò: «Per fortuna!» e lo chiamò Gad. 12 Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. 13 Lia disse: «Per mia felicità! Certamente le donne mi chiameranno beata». E lo chiamò Aser. 14 Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò delle mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po’ delle mandragore di tuo figlio». 15 Ma Lia rispose: «Ti sembra poco avermi portato via il marito, perché ora tu voglia portare via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, Giacobbe si corichi pure con te questa notte, ma dammi in cambio le mandragore di tuo figlio». 16 La sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli uscì incontro e gli disse: «Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio». Così egli si coricò con lei quella notte. 17 Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio. 18 Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salario, perché ho dato la mia schiava a mio marito». E lo chiamò Ìssacar. 19 Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe. 20 Lia disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli». E lo chiamò Zàbulon. 21 In seguito partorì una figlia e la chiamò Dina. 22 Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. 23 Ella concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore». 24 E lo chiamò Giuseppe, dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio!».

Omelia dialogata messa Dozza 03.02.2022 Gen 29,31-30,24

Omelia dialogata messa Sammartini 03.02.2022 Gen 29,31-30,24