Ho molta nostalgia di quando tanti anni fa sono venuta la prima volta nella sua parrocchia in campagna, e dopo la messa domenicale mi sono seduta a tavola vicino a lei. Io non ero invitata, ma mi avevano detto che in questa chiesina della bassa, si mangiava tutti insieme e tutti erano allegri. Le cose per me sono molto cambiate. A messa non ci vado più e il Vangelo mi piace leggerlo per conto mio. Però ho nostalgia di quel pranzo dopo la messa, dove, come mi avevano avvertito i miei amici, tutti sorridevano.
Pensi che mi pare proprio di ricordare quel nostro incontro. Forse è lei la persona che mi disse di non essere stata invitata da nessuno, e che si era auto-invitata, per vedere quelle persone “che ridono sempre”: questa è precisamente la frase che ricordo. Se è così, anche lei non è più una ragazzina! Le sono grato per questa memoria e questo messaggio. Anch’io ho un po’ nostalgia di quei pranzi domenicali. Ci si vedeva in alcune case, perché eravamo molti. La famiglia padrona di casa cucinava il “primo”. Secondi e dolce erano portati dagli ospiti. C’erano sempre con noi a tavola persone che non conoscevamo o che erano conosciute e invitate da una delle nostre famiglie. Forse con un po’ di imprudente interpretazione ci sembrava di essere in quell’“agape” che in antico precedeva o meglio seguiva la Liturgia. Per non pochi quel pranzo dopo la Messa è stato l’inizio di un sorriso e poi di un volersi bene che è diventato nozze e una grande famigliona. So che in campagna, quella cara campagna di Sammartini, qualche volta ancora si vedono. Spero di poterci tornare quando sarò pensionato. Certo è bellissimo quando si coglie come la grande celebrazione dell’Amore di Dio per tutta l’umanità sia feconda. Anche qui alla Dozza si dice che la Messa delle undici e un quarto è troppo tardi! Io poi tengo la predica troppo lunga. L’abbraccio di pace sembra che tutti non si vedano da vent’anni e non finisce mai… Poi però va a finire che mezzora dopo la Messa il sagrato lì fuori è ancora pieno di chiacchiere, anche se fa freddo e anche se fa caldo. Ma io ci sto volentieri perché mi sembra di vederci il sorriso e la carezza di Dio. Fantasie di un vecchio prete. Auguri di buona Domenica a voi tutti cari lettori.
Giovanni della Dozza.
Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 16 Luglio 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.