1 Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2 nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. 3 Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, 5 da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. 6 Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù,
Efesini 2,1-6

E’ forte la tentazione di rinunciare a commentare con il mio messaggino una Parola tanto immensa! Lo faccio solo per un senso di fedeltà che mi rende ogni giorno prezioso questo piccolo lavoretto dietro al quale vedo i vostri volti e le vostre vite!
Notiamo come ci accompagni ancora questa meravigliosa alternanza tra “voi” (ver.1) e “noi” (ver.3), che ci ricorda l’insostituibile importanza della fonte ebraica per la fede cristiana, e insieme la speranza che i fratelli ebrei possano anch’essi a riconoscere e ad accogliere il Messia del Signore, che è adempimento e pienezza della grande profezia che Dio ha affidato a loro per la salvezza di tutta l’umanità!
Il fascino sublime che oggi ci regala la Parola del Signore nella testimonianza di Paolo è la presenza “pasquale” dei termini della morte e della risurrezione come supremi rivelatori dell’annuncio evangelico che ci ha “risuscitati dalla morte” (ver.1) nella quale vivevamo (ver.2)!!
E questo a motivo delle colpe e dei peccati! Era una strada del tutto sbagliata che percorrevamo “seguendo il principe delle Potenze dell’aria” (cioè il signore del male e della morte).
Ma tale era anche la situazione e la vicenda di Israele (il “noi” del ver.3!) che pure seguiva “le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri (cioè come tutti noi, tutta l’umanità!)”.
“Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato (è il sacrificio d’amore della Croce di Gesù!), da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo”: siamo risorti anche tutti noi con Lui e per Lui! E’ il dono supremo che Dio ha fatto al Popolo della Prima Alleanza e all’intera umanità!
E qui, addirittura, Paolo anticipa al presente la gloria futura: Dio, con Gesù, “ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù”! Per fede siamo già in quella gloria!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Com’è descritta efficacemente, realisticamente la nostra condizione di peccatori, “figli della ribellione”(v.2) e “figli d’ira”(v.3)! “Siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi…” Improvvisamente, c’è una svolta in quel “Ma” del v.4: ma è intervenuto Dio, per la sua misericordia, “per il grande amore con il quale ci ha amato”. E’ questa la bella notizia che anche oggi ci rallegra, ci fa esultare. Essere amati, sapersi amati, e questo non per il nostro impegno, per un nostro merito, ma solo per la sua grazia o bontà o misericordia.