1 Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse; 2 a lui Abramo diede la decima di ogni cosa. Anzitutto il suo nome significa «re di giustizia»; poi è anche re di Salem, cioè «re di pace». 3 Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre.
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L’autore facilita oggi la nostra riflessione. Ci ricorda che il nome Melchisedek significa “re di giustizia” e che egli era “re di Salem”, cioè “re di pace”. E’ bello attribuire questi titoli a Gesù, il Messia che entra in Gerusalemme su di un asinello e che si avvia al trionfo della croce, il luogo della nostra giustizia, della nostra giustificazione. L’aspetto misterioso che avvolge Melchisedek – “senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita” – lo rende “simile al Figlio di Dio”, principio e fine della storia. Gesù, il vero e unico Figlio, ne realizza in pieno la figura: è “sacerdote per sempre”, per compiere il servizio sacerdotale in nostro favore, ci introduce all’incontro col Padre e stabilisce la nostra comunione di vita con lui.
Questa Parola viene oggi a visitarci per rallegrare e rafforzare la nostra comunione con il Signore Gesù!
Il Signore è esplicitamente citato al ver.3 dove appare come Colui che “rimane sacerdote per sempre”.
Di Lui ha profetizzato questo misterioso Melchisedek che la nostra Lettera agli Ebrei cita con esuberanza di titoli: “re di Salem, sacerdote del Dio altissimo” che va incontro ad Abramo in Genesi 14,17-20, e al quale “Abramo diede la decima di ogni cosa” (ver.2).
Re di Salem vuol dire “re di pace”, ma il suo nome Melchisedek significa prima di tutto “re di giustizia”!
Mi affascina e mi commuove come Egli venga descritto con una “mancanza di titoli” che troviamo in pienezza nel nostro Signore Gesù!
E’ “senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre”!
Appunto, è “fatto simile al Figlio di Dio” e “rimane sacerdote per sempre”!
Gesù “è”, ma è altrettanto essenziale quello che “non è”!! L’incontro con Lui incessantemente ci espone ad un oltrepasso di ogni attribuzione-definizione! La relazione con Lui è un incessante seguirlo, senza sosta e senza arrivo.
Dio vi benedica. E voi benediteci. Giovanni e Francesco