22 Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa 23 e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, 24 a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele.
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Siamo in cammino… e così ci stiamo accostando al monte Sion, dove si manifesta non più il Dio tremendo ma il Dio tutto bontà e misericordia. Entriamo quindi nella “città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste”, la capitale del Regno di Dio cui apparteniamo. Vi troviamo una “adunanza festosa” di angeli, di primogeniti, cioè di figli di adozione divina i cui nomi sono scritti nei cieli, di “spiriti di giusti resi perfetti” dal dono di grazia ricevuto. E qui ha luogo l’incontro con il Signore Gesù, il mediatore che ha reso possibile questo “paradiso” con il suo sacrificio d’amore, ben “più eloquente di quello di Abele”. Se il sacrificio di Abele “ha gridato” a Dio, dice la Genesi, per l’ingiustizia subìta, l’offerta di se stesso da parte di Gesù ha chiesto al Padre il perdono per gli uomini che “non sanno quello che fanno” e si è appellato alla sua compassione in favore di tutti.
Ci viene oggi ricordata la nostra conoscenza ed esperienza antica e nuova del mistero di Dio!
I vers.18-20, che ci dicono a che cosa “non ci siamo avvicinati” non intende negare la realtà di eventi che hanno caratterizzato e accompagnato la fede dei nostri padri ebrei, ma vuole sottolineare che l’esperienza di fede del popolo della prima alleanza è ormai finita!
Tale è il senso delle parole “Voi infatti non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba …”: non sono vicende ed esperienze immaginarie e mai accadute!
Sono eventi e fatti dell’antica profezia, ormai superati dagli eventi e dalla concreata meravigliosa realtà che Gesù Cristo ha compiuto per la salvezza di tutta la creazione e di tutta la storia!
I vers.22-24 sono l’annuncio e la proclamazione dei tempi e degli eventi ultimi della salvezza che il Vangelo e la potenza della Persona di Gesù e della sua Pasqua donano a tutta la creazione e a tutta la storia!
Questo è ciò che la Lettera agli Ebrei vuole oggi annunciare: “Voi invece vi siete accostati al monte Sion…!!”.
E’ il meraviglioso annuncio che la Parola della Lettera agli Ebrei vuole oggi donare, prima di tutti agli Ebrei che ricevono questa Lettera, e con loro a tutti i popoli cui viene donato il Vangelo di Gesù!!
La terminologia dei vers.22-23 custodisce il linguaggio tipico della fede dei padri ebrei!
Ma lo fa annunciando con forza meravigliosa l’evento dell’ebreo Gesù, il Figlio di Dio e il Figlio dell’Uomo che, nato a Betlemme e crocifisso e risorto a Gerusalemme, è il Messia Salvatore di Israele e di tutta l’umanità!
Dio ti benedica: Tu ricordaci al Signore. Giovanni e Francesco.