11 Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. 12 Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, 13 aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. 14 Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 15 A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto: 16 Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente, dice: 17 e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità. 18 Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
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Nei versetti precedenti ci è stata indicata la via realisticamente umana della salvezza: “Entrando nel mondo, Cristo dice: …un corpo mi hai preparato…”. Ora l’autore ci riporta al Cristo della risurrezione, “assiso per sempre alla destra di Dio”(v.12). Si nota in un commento che mentre i sacerdoti si presentavano, cioè stavano dritti, in piedi, a celebrare il culto, Gesù invece è seduto alla destra del Padre, a condividerne la sovranità e la funzione di “governo” del Regno di Dio, in altre parole ad avere cura di tutti noi. Egli, intanto, “aspetta” la sconfitta dei nemici: c’è un compimento del Regno che si va facendo lungo la storia degli uomini, come del resto nell’intimità di ognuno di noi. Dio infatti, mediante lo Spirito, continua a porre la sua parola nei nostri cuori e nelle nostre menti(v.16): senza che ce ne accorgiamo, Egli rende “perfetti per sempre quelli che vengono santificati”. Un’ultima nota inaspettata e bella: Dio non si ricorda nemmeno dei nostri peccati e delle nostre iniquità! Ormai è inutile tormentarsi con sensi di colpa e fare offerte per il peccato (v.18).
Il ver.11, ricordandoci il limite assoluto dell’antica “economia” della salvezza, “sacrifici che non possono mai eliminare i peccati”, affermazione che ci sembrerebbe adatta a descrivere anche la salvezza donata dalla fede cristiana, ci invita peraltro a ribadire la sostanziale rilevanza di profezia e di preparazione dell’evento di Gesù, il Figlio di Dio!
Oggi la Parola ribadisce l’evento assoluto della salvezza, in quanto Gesù ha già preceduto ogni nostro peccato con l’evento salvifico del suo sacrificio d’amore.
Tale mi sembra il significato sostanziale del ver.12. Anche oggi, questa mattina, quando è iniziata la celebrazione della nostra Liturgia, abbiamo incontrato il Signore con tutta la potenza della sua misericordia!
Egli ormai aspetta solo “che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei sui piedi”!
Con la sua offerta d’amore sempre ci precede, e il nostro testo biblico osa dire che “Egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati” (ver.14): noi!! “Questo”, dice il ver.15, “a noi lo testimonia anche lo Spirito Santo”!
Infatti “dice il Signore: “Io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente” (ver.16)!
E arriva a dire il Signore al ver.17: “Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità”!!!
Beata e meravigliosa “smemoratezza del Signore” che oggi mi ha portato a ricordare i dolcissimi rapporti con mia mamma e mio papà!
In conclusione, al ver.18: “Dove c’è il perdono di queste cose – e cioè dei nostri peccati e delle nostre iniquità !! – non c’è più offerta per il peccato” (ver.18)!
E anche Dio se ne è dimenticato!!!
Dio ti benedica e benedica anche noi! Giovanni e Francesco.